Michela e l’Alternanza “teatrale” che ha funzionato

Alternanza scuola-lavoro

LA STORIA / 6

La storia di Michela e dell’Alternanza “teatrale” che ha funzionato

“Non voglio che nessuno si prenda gioco di me utilizzandomi come più gli piace. Non voglio che mi spaccino tirocinio come alternanza. Mi piacerebbe molto fare un’alternanza che preveda dei progetti fatti apposta per alternanza, delle cose per far capire ai ragazzi cosa vuol dire mondo del lavoro. Il ragazzo non deve coprire un buco, deve fare alternanza.
Quest’anno ho fatto alternanza molto bella a teatro: ci hanno fatto fare un progetto di analisi di un testo teatrale. C’è chi ha fatto un’analisi dello scrittore, chi ha fatto un’analisi dei personaggi, chi ha fatto un lavoro collegato al mondo del cinema (io ho disegnato). Poi tutte queste cose sono state esposte al pubblico in cartelloni molto belli fatti da ragazzi dell’artistico in una giornata dedicata agli studenti e ai progetti d’alternanza fatti durante l’anno scolastico. È stato bello perché non siamo stati sfruttati, abbiamo lavorato e abbiamo capito come lavorano gli organizzatori quando devono accogliere il pubblico, organizzare un evento, una mostra. Alternanza fatta per bene è possibile! Non è un sogno! Basta solo impegnarsi un po’ di più”

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