Nuova gara servizi museali Firenze, allarme per condizioni lavoratori
Nuova gara servizi museali Uffizi Firenze, preoccupazione dei lavoratori per il mantenimento delle condizioni economiche. La Filcams Cgil: “Ancora nulla si è mosso dallo sciopero di un anno fa, chiediamo chiarezza sul percorso: no al rischio peggioramento della situazione di chi lavora, siamo pronti a mobilitarci”
Negli scorsi giorni è stato citato l’appalto dei servizi museali degli Uffizi nel dibattito della campagna elettorale come elemento di discussione tra i candidati. Siamo nella necessità di palesare alcuni chiarimenti sindacali in merito alla vicenda.
Anche per questo, i lavoratori di Opera Laboratori, insieme alle rappresentanze sindacali Filcams Cgil, stamani in Camera del lavoro a Firenze hanno fatto il punto in merito alla gara di concessione per i servizi di accoglienza, bigliettazione e bookshop degli Uffizi-Palazzo Pitti (oltre a Opificio Pietre Dure e Direzione museale regionale), pubblicata il 17 maggio 2023, e in merito ai due incontri avuti con il nuovo direttore Dott. Verde nei mesi precedenti, anche alla luce delle recenti polemiche emerse nel dibattito pubblico in relazione alla gara di concessione.
Come già noto, a seguito delle forti criticità emerse dai documenti di gara, al momento della pubblicazione i sindacati, le RSU e la Direzione Museale della Galleria degli Uffizi hanno siglato un accordo sindacale che, tra le altre cose, definisce “fondamentale il rispetto delle condizioni economiche e normative, integrativo compreso, dei lavoratori per l’assegnazione della gara”.
L’assemblea esprime forte preoccupazione, considerato che a distanza di quasi un anno (era l’1-7-2023) dallo sciopero degli oltre 280 lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini, ancora nulla si è mosso e nessuno ha chiarito come dare corpo a quanto scritto nell’accordo.
I lavoratori e le sigle sindacali sono ancora in attesa di risposta e non vorremmo ritrovarci nelle prossime settimane con una assegnazione che possa determinare nelle procedure (ferme da moltissimi mesi) il mancato rispetto dell’accordo citato. Le lavoratrici e i lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini, con le rappresentanze sindacali, chiedono chiarezza sul percorso da intraprendere e si dichiarano pronti alla mobilitazione nel caso fosse necessario. Come ribadito dal primo giorno, ci sembra incredibile che una gara di concessione di uno dei musei più cari e più visitati del mondo possa produrre un sostanziale peggioramento delle condizioni materiale dei lavoratori. Il mancato rispetto dell’accordo sindacale che evita la perdita di posti di lavoro o di salario ci parrebbe francamente la beffa oltre il danno. Noi, uniti siamo e rimaniamo qua, a difesa del nostro salario e dei nostri diritti.
Firmato: Filcams Cgil Firenze e Rsu Filcams Cgil Opera Laboratori