Fiom Fi-Po-Pt in piazza a Prato per il rinnovo Contratto metalmeccanici
Dopo otto incontri e oltre sei mesi di confronto la trattativa tra sindacati e controparti si è interrotta, a causa della forte contrarietà di Federmeccanica-Assistal rispetto alle richieste contenute nella piattaforma di Fim-Fiom-Uilm. Federmeccanica-Assistal hanno replicato alle richieste sindacali con una contro-piattaforma rigettando nei fatti le richieste sindacali. Per riconquistare il tavolo della trattativa, Fim-Fiom-Uilm nazionali hanno proclamato 8 ore di sciopero da articolare sui territori.
Per i lavoratori e le lavoratrici delle province di Firenze, Prato e Pistoia, l’iniziativa di mobilitazione si è svolta oggi a Prato. Luogo scelto per ribadire la contrarietà alla decisione di Confindustria Toscana Nord di cancellare con una semplice comunicazione inviata a luglio scorso, cinquant’anni di contrattazione territoriale, senza neanche aprire un confronto. La stessa arroganza dimostrata da Federmeccanica-Assistal che ha portato alla rottura della trattativa nazionale.
I manifestanti hanno sfilato da Piazza Santa Maria delle Carceri fino alla sede di Confindustria Toscana Nord. Hanno partecipato, oltre a lavoratrici e lavoratori, le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali.
Fim-Fiom-Uilm territoriali pratesi
LE RAGIONI DELLO STOP ALLA TRATTATIVA
SALARIO
1) Respinta la richiesta di aumento di 280 euro (Liv. C3).
2) Nessun aumento certo nel contratto nazionale ma tutto legato all’andamento inflattivo.
3) Chiesto il peggioramento della clausola di salvaguardia posticipando di 6 mesi parte dell’aumento sui minimi
4) Nessuna volontà di rendere efficaci gli aumenti contrattuali, per impedire l’assorbimento dei superminimi.
PREMI DI RISULTATO
Per i lavoratori delle aziende senza contrattazione aziendale viene proposta una soluzione di fatto impraticabile e difficilmente raggiungibile.
ORARIO DI LAVORO
1) Nessuna riduzione dell’orario di lavoro e nessuna volontà nel regolare lo smart-working.
2) Nessuna disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cura dei figli e genitori.
3) Chiesta la fruizione collettiva dei PAR individuali non utilizzati.
CONTRATTI PRECARI
Nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari attraverso il Contratto nazionale.
APPALTI
Nessuna garanzia per i lavoratori in caso di cambio appalto.