Il Governo impugna la legge toscana sul turismo, è polemica

Il Governo, impugnando la legge regionale toscana sul turismo, non perde occasione di mostrarci da che parte sta, quella degli interessi finanziari e della rendita e non certo di cittadini e cittadine, lavoratrici e lavoratori.
La legge regionale sul turismo fa un passo avanti importante per la sostenibilità delle nostre città e per tutelare chi vuole viverci e lavorarci, e bene farà la Regione a difenderla costituendosi in giudizio
Cgil Toscana, Cgil Firenze, Federconsumatori Toscana, Sunia Firenze e Toscana
LA NOTA DI ALLEANZA PER L’ABITARE FIRENZE
IL GOVERNO IMPUGNA IL NUOVO TESTO UNICO SUL TURISMO DELLA TOSCANA. INVECE DI AGIRE IN SINERGIA CON LE REGIONI PER REGOLAMENTARE IL DILAGARE DEGLI AFFITTI BREVI, IL GOVERNO SCEGLIE LO SCONTRO POLITICO. DISATTENDENDO IL DIRITTO ALLA CASA, SI CONSEGNA IL PAESE ALL’ECONOMIA DELLA RENDITA.
L’impugnazione da parte del Governo Meloni del nuovo Testo Unico sul Turismo varato dalla Toscana rappresenta l’ennesimo attacco diretto alle competenze che la Costituzione assegna alle Regioni per governare i territori e tutelarne il tessuto urbano e sociale.
La trasformazione delle abitazioni in attività di locazione turistica ha già raggiunto dimensioni incompatibili con la vita di molte città e territori. La Regione Toscana, prima in Italia, ha avuto il coraggio di affrontare il problema dotando i Comuni di strumenti per regolamentare quello che è ormai un vero e proprio albergo diffuso. Invece di agire in sinergia verso un obieNvo che dovrebbe essere comune, il Governo, ancora una volta, sceglie di difendere interessi speculativi invece di garantire i diritti di tutte e tutti a una casa e alla vivibilità delle nostre città.
L’Alleanza per l’Abitare esprime forte disappunto per questa decisione, che ignora l’evidente emergenza abitativa che colpisce Firenze e molte altre città, in Toscana e in tuHo il Paese. Il proliferare degli affitti brevi ha sottratto progressivamente alloggi alla residenza, spingendo fuori dal mercato intere fasce della popolazione: lavoratori, pensionati, giovani coppie, studenti fuori sede. Questo fenomeno ha trasformato i centri storici in dormitori turistici, svuotandoli della lorofunzione abitativa e sociale e ora colpisce anche le periferie.
Regolamentare il mercato degli affitti brevi non significa “fare le leggi da soli”, come sostengono alcuni, ma rispondere a necessità concrete e urgenti. La Regione Toscana ha agito con responsabilità per tutelare il diritto all’abitare, colmando un vuoto normativo nazionale che il Governo continua a ignorare.
L’emergenza abitativa non è un tema secondario: è una delle principali crisi sociali del nostro tempo e richiede risposte strutturali e coraggiose. Chiediamo al Governo di smettere di ostacolare le politiche locali che tentano di contrastare la speculazione e di aprire un serio confronto per una regolamentazione equa e sostenibile del mercato immobiliare.
Non si può continuare a sacrificare il diritto alla casa sull’altare della rendita turistica. L’abitare è un diritto primario e non può essere subordinato agli interessi di pochi. L’Alleanza per l’Abitare continuerà a mobilitarsi, insieme alle realtà civiche e sindacali, per difendere il diritto alla residenza e per chiedere una normativa nazionale che restituisca ai Comuni il potere di governare il proprio territorio nell’interesse dei cittadini.
Alleanza per l’Abitare Firenze è costituita da Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Cgil, Cisl, Uil, Cospe, Oxfam, Diaconia valdese, Abitare solidale, Progetto arcobaleno, Associazione Ciao, Casa e agenzia sociale per la casa, Federconsumatori Toscana, Cat, Tutori volontariato Toscana, Legambiente Toscana, Caritas, Associazione progetto Firenze, Diaconia valdese, Udu