Qf ex Gkn (C.Bisenzio), la Fiom: “Indignazione per comportamento azienda”

Si è svolto questa mattina, ultimo giorno di procedura di licenziamento collettivo, l’incontro in Regione Toscana per la ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze).
L’azienda si è presentata senza alcuna documentazione, a partire da quella riguardante il piano concordatario presentato pochi giorni fa al Tribunale di Firenze il quale si è preso ulteriori 15 giorni di tempo per richiedere integrazioni e chiarimenti.

Non c’erano le condizioni per ascoltare nessuna proposta perché mancanti i presupposti per affrontare la discussione, cioè la chiarezza delle spettanze e la bancabilità dei soggetti che finanziano l’operazione.

Durante il precedente incontro istituzionale, lo scorso 13 marzo, l’azienda aveva informato il tavolo che dopo il 18 marzo, giorno di deposito del piano in Tribunale, ne avrebbe dato visibilità a tutti i creditori. Ciò non è avvenuto, per questo la Regione ha chiesto all’azienda di illustrarne i contenuti ma la dirigenza di QF si è rifiutata.
La Regione ha chiesto allora a QF di concedere una proroga dei termini della procedura, rinviando i licenziamenti, ma l’azienda ha respinto anche questa richiesta, motivando la scelta con la già avvenuta chiusura dei conti al 31/3 e la necessità di rispettare i tempi previsti dal piano che non intendono modificare.
Per avere certezza del credito spettante ai lavoratori è stata allora esortata la dirigenza a fornirci le buste paga e a darci evidenza dei soggetti che devono finanziare il debito prodotto da QF con relativa bancabilità. Ennesimo diniego.

Quest’azienda si è dimostrata ancora una volta inaffidabile. Senza conoscere gli elementi fondamentali del piano e senza avere la sicurezza dei crediti dei lavoratori non siamo nelle condizioni di affrontare una discussione. Da domani potrebbero arrivare 121 lettere di licenziamento: inviteremo i lavoratori ad impugnarle. Con la massima indignazione condanniamo questo comportamento scorretto che ignora ogni principio di responsabilità sociale e di corrette relazioni industriali.

Firmato: Fiom Cgil Fi-Po-Pt

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