Referendum, a Empoli iniziativa con Landini, Giani, Pd, M5S, SI

Referendum su lavoro e cittadinanza 8-9 giugno, a Empoli (Fi) incontro con Landini per le ragioni del Sì.
Presenti Eugenio Giani, il sindaco Alessio Mantellassi, Emiliano Fossi del Pd, Dario Danti di SI, Luca Rossi Romanelli M5S, Vania Bagni di Anpi, Andrea Ferretti di Arci
Verso i referendum su lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno: oggi presso la Casa del Popolo di Ponte a Elsa (Empoli, Fi) si è svolto un incontro con Maurizio Landini che ha illustrato le ragioni dei 5 Sì ai quesiti referendari.
All’iniziativa sono intervenuti: Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana; Alessio Mantellassi, Sindaco di Empoli; Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana; Gianluca Lacoppola, Cgil Empolese Valdelsa; Dario Danti, Sinistra Italiana; Luca Rossi Romanelli, M5S; Emiliano Fossi, Partito Democratico; Bernardo Marasco, Cgil Firenze; Vania Bagni, Anpi Firenze; Simone Ferretti, Arci Toscana; Insaf Dimassi, attivista Referendum Cittadinanza; Armando De Matthaeis, Rete No DDL Sicurezza – A pieno Regime
LE DICHIARAZIONI
Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana: “È già una grande vittoria trovare una convergenza tra i partiti del centrosinistra, le associazioni e il sindacato, ognuno con le sue specificità, sui temi del referendum, è una cosa bella, dopo tanti anni di divisioni che hanno portato disfatte elettorali. Questa ritrovata sintonia è un bel segnale, ora c’è da raccontare tutti insieme alle persone quanto votare sì ai referendum di giugno può cambiare concretamente in meglio le condizioni di vita e lavoro”
Bernardo Marasco, segretario generale Cgil Firenze: “In questo paese ci sono diritti ineguali o diseguali, noi andiamo a votare perché vogliamo che i diritti siano parificati, che non ci siano elementi di precarietà o insicurezza sul lavoro, non vogliamo che ci siano persone che possono essere licenziate in un determinato modo e altri no, e che ci siano cittadini italiani e altri che non lo possono diventare. Noi vogliamo che i diritti siano uguali, perché i diritti per essere tali non possono vedere differenze. Questo sta producendo un elemento di solidarietà tra chi fa la campagna elettorale. Quando noi facciamo operazioni in cui cerchiamo di dare diritti per gli altri, riscopriamo il valore della solidarietà e il vero valore della politica: è lo spirito con cui fare la campagna elettorale”
Gianluca Lacoppola, Cgil Empolese Valdelsa: “Anche nell’Empolese Valdelsa molte delle nuove assunzioni sono basate sui contratti a tempo, una vittoria dei sì ai referendum garantirebbe più stabilità e possibilità di sviluppo individuale e del territorio”
LE PAROLE DI LANDINI
“Non attacchiamo questo o quel governo, ma mettiamo in discussione le politiche fatte negli ultimi 25 anni. Dovevano aumentare gli investimenti, l’occupazione e i salari, ma ad aumentare sono stati solo i profitti per le imprese e la precarietà. Vuol dire che quelle politiche erano sbagliate”, lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commentando le recenti dichiarazioni di Matteo Renzi che lo aveva accusato di attaccare lui e non il Governo Meloni, a margine di un’iniziativa a Empoli (Firenze) per promuovere i referendum su cittadinanza e lavoro.
Il segretario è intervenuto anche sul governo Meloni: “Anziché cambiare quelle leggi sbagliate le sta peggiorando: ha liberalizzato ulteriormente i contratti a termine, non affronta il problema della cittadinanza, la gente continua a morire e non mettono mano alla logica del subappalto. È il momento di un grande cambiamento”. (ANSA).
“Noi ci rivolgiamo a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche. Bisogna parlare con tutti, andare casa per casa, nei luoghi di lavoro. In un Paese che vede il 50% delle persone che non vanno a votare il quorum si raggiunge se tutti vanno a votare. Questo referendum non favorisce questo o quel partito, questo è un referendum che favorisce i diritti delle persone che lavorano”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine di un’iniziativa a Empoli (Firenze) per promuovere i referendum su lavoro e cittadinanza. All’iniziativa, tenutasi al circolo di Ponte a Elsa, hanno partecipato tra gli altri anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il segretario Pd Toscana Emiliano Fossi e Luca Rossi Romanelli per il M5s Toscana, venuti a supportare la campagna per i referendum.
“Vogliamo riaffermare un’idea di libertà – ha aggiunto Landini – una persona è libera se non è precaria, se ha prende uno stipendio che gli permette di vivere e non corre il rischio di morire sul lavoro: questi tre diritti fondamentali con il referendum vengono rafforzati”. (ANSA).
LE PAROLE DI GIANI
“Contro Job Act e Renzi? Io vado in positivo. Oggi nel 2025 c’è la necessità di dare più solidità e sicurezza a chi lavora. Rispetto a qualche anno fa oggi la situazione da un punto di vista dell’opportunità di lavorare è sicuramente migliore, perché diminuisce il numero della popolazione e vi è uno sviluppo che porta a lavorare. I problemi oggi sono la precarietà, troppi lavori a tempo determinato e la questione del salario”.
Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti a margine di un’iniziativa a Empoli (Firenze) della Cgil sui referendum sul lavoro e cittadinanza.
Giani ha partecipato all’iniziativa per portare il suo sostegno ai quesiti: “Ritengo che in un momento come questo in cui il lavoro va garantito e tutelato i referendum proposti dalla Cgil siano molto importanti – ha sottolineato -. Danno una maggiore concretezza stabilità alla prospettiva di ogni famiglia di vivere con maggiore serenità. Anche il salario minimo credo sia una garanzia”. Sul quesito sulla cittadinanza: “Abbassare a 5 anni i tempi per ottenere la cittadinanza è un fatto naturale dei tempi in cui viviamo: in un momento di calo demografico, dove certi lavori ormai vengono rifiutati dagli italiani e svolti da chi viene da fuori, poter dare a queste persone la sicurezza della cittadinanza è un fatto naturale”. (ANSA).