Uffizi, cade travertino. La Cgil scrive alla Direzione

Parte del rivestimento in travertino del muro di un bagno agli Uffizi è crollato e una turista è rimasta ferita a un piede, venendo poi curata in ospedale. E’ successo il 2 maggio. Tutto il piano interrato del museo, dove c’è il bagno, è stato chiuso. “Siamo rimasti tutti molto spaventati – dice all’ANSA il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – anche perché dai controlli periodici non emergevano criticità particolari. Ora dall’esame del materiale ceduto è emerso che lavori fatti 20 anni fa furono scadenti”.
Dai rilievi effettuati dal personale degli Uffizi il rivestimento del muro è risultato in cattive condizioni, tali da non garantire sostegno al supporto in travertino, collocato a circa un metro di altezza e poi rovinato al suolo. L’ultimo intervento sullo stesso rivestimento, come emerge da una relazione tecnica, risulta effettuato circa 20 anni fa.
I lavori di ripristino e messa in sicurezza del bagno si sono conclusi oggi. La riapertura del piano e del bagno è prevista domani. Il direttore Eike Schmidt spiega anche che “dai controlli periodici non emergevano criticità”, tuttavia adesso “dall’esame del materiale che ha ceduto è emerso che i lavori fatti circa 20 anni fa sembrano di qualità scadente”. Il direttore spiega inoltre che “il controllo a tappeto sui rivestimenti di travertino di tutto il piano, per fortuna, non ha portato alla luce altri problemi. Ma poiché dall’esame approfondito effettuato ieri sulla lastra crollata è emerso chiaramente che il lavoro svolto 20 anni fa era di qualità scadente, abbiamo deciso di fissare meccanicamente ogni singola lastra in travertino presente nel piano”.
Intanto sulla vicenda, con una lettera al direttore della galleria, è già intervenuta la Cgil (Filcams e Fp): “Il crollo poteva avere conseguenze ben peggiori – si legge nel documento – Ci aspettiamo che venga fatta piena luce sulle eventuali responsabilità per lavori male eseguiti e non attentamente collaudati”.(ANSA).

La dichiarazione di Paola Galgani (segretaria Cgil Firenze): “Direi che insieme alla cura delle splendide opere bisognerebbe investire nella manutenzione degli immobili (altrettanto importanti) che le contengono. Abbiamo le competenze e le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Cosa potrà mai mancare?”

 

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