Bassilichi, i sindacati chiedono un accordo quadro
Incontro oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sulla Bassilichi, il gruppo che ha iniziato ad operare sessanta anni fa a Firenze occupandosi prima di macchine da scrivere e poi di fotocopiatrici ed oggi specializzato nel settore dei pagamenti, della cosiddetta ‘monetica’, del business e della sicurezza, con oltre 950 lavoratori sparsi in sette diverse regioni, da Firenze, Siena e Pisa a Bologna, da Milano, Padova e Palermo a Roma, Sassari ma anche all’estero, a Belgrado, Podgorika e Banja Luka.
L’azienda è impegnata in un processo di riordino – sei dipendenti su dieci lavorano in Toscana – e i sindacati, pur a fronte di una dichiarazione dell’azienda che ha escluso qualsiasi possibilità di esuberi, hanno espresso preoccupazione e ritengono necessario che si arrivi ad un accordo quadro che dia garanzie in tal senso, sulla base di un piano industriale sostenuto da investimenti e che riconfermi il ruolo importante della Toscana all’interno del gruppo.
Non è escluso, vista la presenza diffusa dell’azienda in più regioni, che venga chiesto dagli stessi sindacati l’apertura di un tavolo nazionale al Ministero dello sviluppo economico.
Il consigliere per le politiche del lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, ha ribadito l’interesse della Regione nella salvaguardia della presenza in Toscana del gruppo, importante per numero di occupati, ma anche per qualità dei servizi offerti e innovazione. Proprio Simoncini ha contattato nei giorni scorsi l’amministratore delegato Leonardo Bassilichi, il quale si è dichiarato disponibile ad un incontro plenario con istituzioni e organizzazioni sindacali per fare il punto sul riordino dell’azienda. C’è già una data: lunedì 7 maggio.
All’incontro di oggi a Palazzo Strozzi Sacrati erano presenti il sindaco di Siena Bruno Valentini, l’assessore di Firenze Federico Gianassi, rappresentanti delle Fiom Cgil, Fim Cisl, Filcams Cgil nazionali, della Fim, Fiom e Uilm territoriali di Firenze e Siena e dei lavoratori delle Rsu del Gruppo Bassilichi.
(fonte: sito Regione Toscana)