Marco, cameriere “a gratis” in un’estate da dimenticare

Alternanza scuola lavoro

LA STORIA/3

Marco, cameriere “a gratis” per un’estate da dimenticare

Marco, 19 anni, frequenta un istituto professionale in periferia: “Alternanza scuola-lavoro, parole che suonano molto meglio ad un istituto tecnico o ad un agrario, rispetto ad un liceo, in cui si suppone non sanno cosa far fare a uno studente. Invece penso sia un grande pregiudizio: sono andato d’estate a fare il cameriere. Forse non si sono accorti che mi hanno mandato in un posto lontanissimo (e meno male che ho il motorino e il datore di lavoro per pietà mi ha dato qualcosa per mettere la benzina) a prestare servizio ovviamente gratis, senza nessun tutor. Quando ho provato a lamentarmi, i professori mi hanno detto che anche loro da giovani per fare esperienza sono andati a fare lavoretti d’estate, che è giusto, che poi ci si lamenta che non c’è lavoro. Appunto: lavoro. C’è il rischio che, con l’alternanza, alcune aziende possano facilmente trovare manodopera a costo zero, togliendo i ragazzi dalle scuole. Io ho perso le vacanze d’estate, non mi stupisce se un giorno non avrò lavoro perché ci saranno degli studenti in alternanza scuola lavoro al posto mio”.

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