Cgil contro i tagli: servono infermieri
Giorgetti “sveglia” la Regione: “Il governo riduce i finanziamenti mentre Asl e Careggi sono sotto organico” (fonte: Repubblica Firenze)
«In questo momento nella sanità toscana ci si inventa di tutto pur di non assumere il personale » . Il segretario della Funzione pubblica della Cgil di Firenze, Alessandro Giorgetti, dice la sua su questi mesi difficili per il servizio sanitario toscano, illustrando la situazione delle aziende del capoluogo. « Il punto di partenza però è la causa di tutto questo, cioè la norma nazionale che prevede di tenere la spesa del personale al livello del 2004 ridotto dell’ 1,4% – spiega – Tutto nasce da lì». Tra quanto sta avvenendo a causa di quella norma, che obbliga la Toscana come le altre Regioni, a presentare i numeri nel 2020 pena la mancata assegnazione di un fondo economico, Giorgetti mette il quasi blocco del turn over. « Figurarsi che le assunzioni già deliberate per il turn over del 2017 non sono state fatte tutte. Alla Asl Toscana Centro mancano ancora 100 infermieri e 50 operatori sociosanitari, oss. A Careggi nell’ottobre scorso erano state previste 100 assunzioni per ora ne sono state fatte solo una trentina. Questo crea grandi difficoltà a tenere in piedi servizi che sono già all’osso».
Secondo Giorgetti, la Regione ha fatto bene a ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge sul tetto di spesa per il personale. «Però ci sono realtà come Emilia, Veneto e Lombardia che hanno fatto un accordo sul federalismo differenziato e hanno maggiore autonomia finanziaria in quella voce di spesa. La Toscana deve fare una battaglia politica per abbattere quel vincolo, perché sta portando a un depauperamento continuo del sistema pubblico».
Tra i casi citati dalla Cgil c’è anche un «preoccupante rallentamento dei concorsi», ad esempio quello per gli operatori sociosanitari. « E poi aumentano i servizi dati in appalto ai privati. È il caso delle cure intermedie di Montedomini e dei prelievi domiciliari – dice ancora Giorgetti Ci sono costi più alti per la collettività e di contro i servizi servizi sono svolti con un lavoro che ha meno diritti e salari più ridotti». Non piace, e questa è una cosa ormai nota, l’idea di fare un’agenzia regionale del 118, della quale si sta discutendo proprio in questi giorni. Il sindacato teme che il personale, infermieri e medici, che passa a quel nuovo ente finisca poi per essere affiancato anche da professionisti messi a disposizione dal privato sociale. « Poi c’è stata la scelta della Asl Centro di comprare prestazioni ambulatoriali presso i privati e della Regione di acquistare in regime di intramoenia prestazioni chirurgiche quando ci sono attese troppo lunghe. Eppure proprio il governatore Rossi appena due anni fa diceva che l’intramoenia voleva abolirla»