Scuola lavoro, dopo la nostra denuncia il ministro scrive a Repubblica

Alternanza (anomala) scuola lavoro: dopo la denuncia di Cgil Firenze e Rete Studenti Medi, il ministro Fedeli scrive a Repubblica Firenze. Per segnalare i casi di alternanza anomala, invita a scrivere al ministero anziché alla nostra pagina. Intanto noi diciamo che, per far valere i propri diritti, è giusto rivolgersi al sindacato o alle associazioni studentesche

LA LETTERA DEL MINISTRO FEDELI
Gentile Direttore, care ragazze e cari ragazzi, in merito all’articolo uscito a firma di Valeria Strambi sull’alternanza scuola lavoro, data l’importanza dell’argomento e la sensibilità che riscontra in tutta la comunità educante, come tra gli studenti e le famiglie, vorrei precisare alcune cose.
La legge 107 ha trasformato l’alternanza in un’esperienza educativa garantita a tutte le studentesse e studenti. Una scelta importante, giunta dopo anni di discussione e sollecitazioni.
L’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.
Questa è la definizione di alternanza sul sito del MIUR.
Non è uno stage, un tirocinio o un’esperienza lavorativa.
L’alternanza è una modalità didattica, e deve essere di qualità perché può aiutare i ragazzi ad imparare ed a orientarsi nelle scelte future.
Fare in modo che sia così è responsabilità prima di tutto delle scuole, che devono offrire percorsi di qualità, e di tutta la comunità territoriale, perché le istituzioni come le realtà lavorative ed il mondo del volontariato, devono lavorare per garantire percorsi utili ai nostri ragazzi.
È la priorità del MIUR, che sta facendo quanto possibile, grazie al confronto con i diversi attori, per andare in questa direzione.
Questo ha portato, solo per citare alcune delle novità recenti, all’approvazione della Carta dei Diritti e dei Doveri degli studenti in Alternanza; alla nascita della piattaforma online, con un “bottone rosso” attraverso il quale studentesse e studenti possono segnalare la cattiva alternanza; di un form per la valutazione finale dei percorsi da parte degli studenti; all’immissione di 1.000 nuovi tutor che costruiranno legami tra strutture ospitanti e scuole sui territori; a nuovi strumenti di formazione per i docenti.
Sono novità importanti, costruite attraverso il confronto, prima di tutto con i rappresentanti degli studenti, e che stanno ben funzionando. Sulla piattaforma on line, inaugurata il 16 dicembre, si sono registrati già 150.000 ragazzi e sono arrivate le prime segnalazioni di esperienze di cattiva alternanza su cui il MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali sono intervenuti con prontezza.
Cari ragazzi, siamo dalla vostra parte, per questo, più che segnalare le vostre esperienze negative su una pagina fb, leggete i vostri diritti, informatevi sugli strumenti che avete per farli valere, utilizzateli, a partire dalla piattaforma e dal bottone rosso.
Fatelo sul sito www.istruzione.it/alternanza, e lavoriamo tutti insieme per costruire una scuola all’altezza delle vostre aspettative.
Firmato: Valeria Fedeli, ministra dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca
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