Cmp Sesto Fiorentino, iniziativa Slc Cgil per rilanciarlo

Big Data e logistica integrata per rilanciare il Cmp delle Poste di Castello”: iniziativa Slc Cgil domani martedì 5 giugno a Firenze (Auditorium Sant’Apollonia in via San Gallo 25, ore 9:30-13) con rappresentanti di Poste Italiane, docenti, Fondazione Caponnetto

“Per il futuro del Cmp Castello di Poste Italiane a Sesto Fiorentino”: è il titolo del convegno (organizzato da Slc Cgil Toscana) che si svolgerà a Firenze domani martedì 5 giugno dalle 9:30 alle 13 presso l’Auditorium Sant’Apollonia (via San Gallo 25). Il programma: il professor Mauro Lombardi (Dipartimento Scienze per l’economia e l’impresa, Università di Firenze) presenterà la sua ricerca; interverranno rappresentanti di poste Italiane; Camera del lavoro – Cgil Firenze, Renato Scalia (Fondazione Caponnetto); concluderà i lavori Nicola Di Ceglie (segretario nazionale Slc Cgil). Il messaggio che vuole lanciare la Slc Cgil con questa iniziativa è il seguente: Poste Italiane punti su logistica integrata e Big Data per rilanciare il Cmp di Castello (Sesto Fiorentino). Il tutto, quando si è alla vigilia della ripresa del confronto tra azienda e sindacati sul Piano industriale per precisare il destino della Divisione Comunicazione e Logistica (di cui fa parte il Cmp di Castello). Il timore di lavoratori e sindacati è che, senza impegni su altre linee di sviluppo e vivendo di sola corrispondenza cartacea, il futuro del Cmp di Castello possa tornare a rischio (in passato, il sindacato si è opposto fermamente a qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento). Un rischio da scongiurare puntando su un rilancio su strade non ancora battute.

IL TEMA DEL CONVEGNO

Il caso del Cmp di Castello fa dire alla Slc Cgil che va aumentata l’efficienza tra vari vettori della logistica, dando vita a un sistema di logistica integrata al servizio delle imprese del territorio, trattando non solo la corrispondenza cartacea ma anche pacchi e pezzi di ricambio. Logistica integrata, dunque, in cooperazione col Big Data di Poste Italiane. Il nodo centrale del convegno è sviluppare l’enorme valore economico del Big Data delle Poste (attività creditizie, telefonia, assicurazioni, fondi d’investimento, contatti sul territorio), un’enorme mole di dati superiore sul territorio italiano ad Amazon e Facebook. Il Big Data è una ricchezza enorme se è messo a disposizione della poderosa infrastruttura logistica di Poste e in collaborazione con gli enti territoriali ed associazioni datoriali. Si potrebbero così sviluppare vetrine di acquisti digitali per valorizzare e commercializzare tutte le attività imprenditoriali e di qualità dei territori, inoltre i profili dei Big Data delle Poste possono aiutare i piani di sviluppo del territorio degli enti territoriali indicando con un approssimazione vicino alla certezza di cosa ha bisogno il territorio e di come possono svilupparsi floride attività. L’azienda Poste Italiane ha utili complessivi miliardari, registra invece nel settore dell’infrastruttura logistica perdite che ammontano ad oltre 570 milioni di euro. Queste gravi circostanze sono determinate dal fatto che non si usa l’infrastruttura logistica, non si valorizza il Big data e ci si affida al minor ricavo possibile alle commesse delle grandi vetrine digitali. Tutto questo si può invertire con una distribuzione delle attività presenti e piani di sviluppo in sinergia con gli enti territoriali. Sul territorio, inoltre, vi sono gravi problemi legati alla pervasività delle mafie nelle attività imprenditoriali e col Cmp si ha la possibilità di definire e stabilire un controllo e un filtro sulla provenienza dei denari che vengono investiti. A dimostrazione di ciò basta descrivere le molteplici trasversalità economiche in Poste è impegnata. Oltre tutto nei presidi di poste vi sono le rappresentanze sindacali che sono autentici presidi legali sul territorio, per cui anche un controllo dal basso che veicola una cultura di legalità.

SCHEDA DEL CMP DI CASTELLO (SESTO. F.NO)

L’area del sito industriale occupa oltre 70mila metri quadri, la struttura ne impegna circa 30mila. Il sito industriale è ubicato al confine tra Firenze e la piana di Sesto (quarta piana industriale italiana), la fabbrica conta circa 600 occupati diretti di Poste e oltre 200 tra appalti e indotto. L’area è prossima all’aeroporto di Peretola, alla stazione Fs di Castello, alla autostrada del Sole, verso l’aeroporto di Pisa e il porto di Livorno. Le attuali lavorazioni sono i volumi di corrispondenza della Toscana e dell’Umbria nonché la lavorazione dei pacchi e-commerce di Amazon e Wish. Gli attuali volumi di traffico degli effetti postali sono in diminuzione. La corrispondenza cartacea spesso è ritenuta superata e le quote di lavoro vengano trattate da ditte che hanno costi di produzione minori.

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