Figline: In tanti, tantissimi, motivati e determinati!

Bekaert:  alcune migliaia di persone hanno sfilato con gli operai Tra presenti Rossi e tanti sindaci, nessuno del Governo

In migliaia hanno sfilato per le strade di Figline Valdarno (Firenze) dietro allo striscione della Rsu della Bekaert, l’azienda di proprietà della multinazionale belga che una settimana fa ha inviato 318 lettere di licenziamento e annunciato la chiusura della fabbrica entro 75 giorni. Dietro agli operai e alle loro famiglie il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco di Figline Giulia Mugnai e con lei una trentina di sindaci del Valdarno fiorentino e aretino e della Città metropolitana, tutti con la fascia oltre ad alcuni deputati. L’Amministrazione comunale aveva invitato anche la presidenza del Consiglio dei ministri e, in particolare, il ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Ci sono invece i responsabili dei sindacati, in particolare di Fim, Fiom e Uilm e la segretaria regionale della Cgil Toscana Dalida Angelini.
Quando al termine del corteo sono inziati gli interventi dal palco, piazza Marsilio Ficino era strapiena. Alla fine, secondo gli organizzatori, i presenti erano alcune migliaia. Dal palco, dopo l’intervento del sindaco Giulia Mugnai, quello di tre rappresentanti della Rsu, dei responsabili regionali di Fiom, Fim e Uilm. Tutti hanno chiesto all’azienda di ritirare le lettere di licenziamenti e partecipare al tavolo in programma giovedì 5 luglio al Mise. La chiusura è stata affidata al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

aggiornamento 1° Luglio 2018

Bekaert: nota congiunta Di Maio-Rossi, massima attenzione Ministro, chiederò confronto con commissaria Vestager
“Sulla delicatissima vicenda Bekaert c’è la massima attenzione a livello regionale, nazionale ed europeo. Così, in una nota congiunta, il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in merito alla multinazionale belga che ha deciso di chiudere improvvisamente lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno per delocalizzare in Romania. “Parliamo di 318 lavoratori diretti e circa 100 dell’indotto – aggiungono Di Maio e Rossi – che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Oltre 400 famiglie, non numeri. Il 5 luglio ci sarà un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale chiediamo sia presente anche Pirelli, per un confronto concreto e immediato”. “Al Parlamento europeo – aggiunge Di Maio – abbiamo già presentato un’interrogazione alla Commissione europea affinché venga fatta chiarezza su eventuali violazioni delle direttive UE da parte della Bekaert. Anche in Europa le istituzioni devono prendere una posizione in merito a queste pratiche che spostano lavoro e profitti per motivi economici o fiscali, calpestando i cittadini. Chiederò, a questo proposito, di avere un confronto con la Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, anche al fine di capire quali siano le azioni concrete che la Commissione intende portare avanti per risolvere l’annoso problema delle delocalizzazioni selvagge e dei paradisi fiscali a norma di legge presenti tutt’oggi in Europa”. “Nel ‘Decreto Dignità’ – conclude il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro – è prevista una stretta alle delocalizzazioni proprio per evitare che, dopo aver ricevuto aiuti da parte dello Stato, le aziende spostino la produzione all’estero”. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio