Industria 4.0, appello Cgil e Confindustria Firenze

Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze) e Luigi Salvadori (presidente Confindustria Firenze) hanno incontrato i giornalisti per lanciare al governo un appello affinché prosegua il Piano sull’Industria 4.0. Nell’occasione, hanno presentato il libro “La quarta rivoluzione industriale e le trasformazioni delle attività lavorative – Il lavoro 4.0” (2018), a cura di Alberto Cipriani, Alessio Gramolati, Giovanni Mari.

IL LANCIO ANSA

Industria 4.0: Confindustria e Cgil a Governo, andare avanti. Da Firenze parte appello a proseguire il piano

Un appello condiviso rivolto al governo, da parte di Confindustria e Cgil di Firenze, affinchè “prosegua il piano industria 4.0”: a lanciarlo in un incontro congiunto sono stati il presidente degli industriali fiorentini Luigi Salvadori e il segretario della Camera del lavoro Paola Galgani. “Spero che questo governo capisca che in questo paese c’è bisogno di continuità su Industria 4.0 – ha detto Salvadori – questa è una necessità. Con 80 miliardi di investimenti nel 2017, le aziende sono state spinte alla trasformazione per essere competitive e concorrenziali. E’ una rivoluzione che si sta compiendo e deve continuare: la politica degli incentivi è una politica economica e non si può fermare. Qui si parla del bene del paese, dell’occupazione e del lavoro, non solo dei profitti delle imprese”. Occorre dunque “rivalutare il ruolo delle parti sociali, perchè sono protagoniste dello sviluppo: industria al centro con affiancata l’importanza della persona”, ha aggiunto. In proposito Galgani ha osservato che “bisogna investire in sicurezza sul lavoro, formazione, ricerca e migliorare mobilità sostenibile e infrastrutture, tornando a declinare lo stato sociale nella società di oggi”. Parlando poi delle infrastrutture del territorio fiorentino, Salvadori ha sottolineato l’importanza dell’ampliamento dell’aeroporto: “è la porta internazionale della città, la gente deve poter arrivare e ripartire. Non si possono avere 1000 voli cancellati, 100mila persone dirottate, altrimenti le persone non tornano a Firenze. La decisione sull’ampliamento dell’aeroporto era presa: se si cancella, ci sarà una corsa al ribasso, e se ne subiranno le conseguenze”. Galgani ha quindi detto di “essere molto preoccupata per la realizzazione del sottoattraversamento Tav a Firenze: bisogna vedere cosa succede, ma non si può non sottolineare che si tratta di un’opera già avviata e in una fase importante”. Entrambi hanno anche spiegato di puntare al rilancio del manifatturiero nel territorio metropolitano di Firenze e di “stare lavorando ad un patto di sviluppo per l’empolese valdelsa: per gli inizi di luglio ci presenteremo con proposte concrete al riguardo”.(ANSA).

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«Spero che il Governo capisca che il Paese ha bisogno di continuità», dice Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze, sottolineando la centralità del manifatturiero nell’economia del territorio («incide per il 20% sul Pil metropolitano, più che a Milano, Torino e Bologna») e quello che di buono ha prodotto il sistema d’incentivi per la digitalizzazione delle imprese («80 miliardi investiti nel 2017 in Italia»).

L’occasione per parlare di Industria 4.0 arriva dalla presentazione del libro “La quarta rivoluzione industriale e la trasformazione delle attività lavorative – Il lavoro 4.0”, scritto da Alessio Gramolati, responsabile del coordinamento Politiche industriali e dell’ufficio Progetto lavoro 4.0 della Cgil, da Alberto Cipriani (esperto di organizzazione del lavoro) e dal filosofo Giovanni Mari. Insieme agli autori, oltre allo stesso Salvadori, sono intervenuti Antonella Mansi (vice presidente di Confindustria), Vincenzo Colla della Cgil nazionale e il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei, moderati dal vice direttore del Sole 24 Ore, Alberto Orioli.

Prima della presentazione del volume, Salvadori e Paola Galgani, segreteria della camera del lavoro di Firenze, hanno incontrato i giornalisti per fare il punto sull’importanza dell’innovazione nella crescita del territorio. «Non c’è sviluppo senza investimenti nella manifattura – ha detto Galgani – bisogna scommettere sulle nuove tecnologie e sul lavoro, puntando a ridurre le polarizzazioni nel mondo del lavoro attraverso la formazione». Sia Galgani che Salvadori hanno ribadito l’importanza di fare gioco di squadra, come parti sociali, in collaborazione con le istituzioni, a cominciare dall’Università.

«Incentivare la digitalizzazione delle imprese è una scelta di politica economica – ha aggiunto il presidente di Confindustria Firenze -. Dobbiamo smettere di parlare delle potenzialità dell’Italia e cominciare a mettere in campo le nostre ambizioni: siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa e vogliamo diventare il primo». La partita si gioca anche sul terreno delle infrastrutture, oltre che dell’innovazione tecnologica. Confindustria e Cgil ribadiscono la necessità di un sistema infrastrutturale moderno e sottolineano le preoccupazioni per la sorte di opere strategiche come l’Alta velocità ferroviaria e l’aeroporto.

Salvadori e Galgani hanno anche annunciato la prossima messa a punto di proposte per il “Patto per lo sviluppo” dell’Empolese Valdelsa, che «sarà pronto a inizio luglio», come primo passo dell’alleanza Confindustria-Cgil per la «crescita, il lavoro e la sicurezza», a cui seguiranno altre iniziative. Perchè, come dice Salvadori, «le parti sociali sono corpi intermedi che hanno un ruolo fondamentale e che devono essere rivalutate». Industriali e sindacato, infine, chiedono regole certe alla politica, per poter decidere e programmare gli investimenti.

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