Licenziata da Chef Express, sciopero-presidio. La Filcams scrive a Di Maio
Presidio e sciopero davanti al negozio Chef Express alla Stazione di Santa Maria Novella a Firenze: la Filcams Cgil denuncia il licenziamento di una lavoratrice usando investigatori privati, camuffati da clienti, pagati dall’azienda stessa. Il segretario Bianchi scrive a Di Maio affinché intervenga: “E’ un fatto grave, una modalità incongrua di esercitare il potere disciplinare”
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Presidio della Filcams Cgil Firenze stamani di fronte al negozio Chef Express presso la piazza della Stazione Santa Maria Novella di Firenze: nell’occasione i lavoratori del punto vendita hanno scioperato per tre ore.
L’iniziativa, organizzata dalla Filcams Cgil, ha voluto denunciare la modalità di esercizio del potere disciplinare di Chef Express che qualche settimana fa ha licenziato una lavoratrice usando “clienti misteriosi” pagati dall’azienda stessa. Si tratta di una addetta alla cassa di ultraventennale esperienza, la quale sarebbe colpevole di non aver emesso e rilasciato scontrini fiscali (per un totale di pochi euro) a certi “mister x”. In realtà investigatori privati, camuffati da clienti, i quali in nome e per conto di Chef Express, loro committente, hanno solo il compito di cogliere in fallo i lavoratori. “L’adesione allo sciopero è stata altissima, grande anche la partecipazione al presidio, a cui erano presenti anche lavoratori e lavoratrici di altri punti vendita di Chef Express di città e provincia. C’è grande indignazione”, ha detto Massimiliano Bianchi, segretario della Filcams Cgil Firenze. Bianchi, che informerà della vicenda la Città Metropolitana e il Comune, ha scritto una lettera aperta al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Questo il testo della missiva:
Ill.mo Ministro Onorevole Luigi Di Maio,
vogliamo metterLa a conoscenza di un grave fatto occorso nel punto vendita di Chef Express della stazione di Santa Maria Novella di Firenze, dove, per effetto di un controllo del cliente misterioso, è stata licenziata una lavoratrice. Il fatto commesso dalla lavoratrice è di lieve entità da non giustificare il licenziamento. Tuttavia, al di là delle valutazioni giuridiche che saranno oggetto di decisione da parte della magistratura, quello che vogliamo sottolinearLe è la modalità con la quale Chef Express esercita il potere disciplinare nei confronti dei loro dipendenti. Chef Express stipula contratti commerciali con società per inviare nei punti vendita clienti misteriosi, i quali controllano, nell’anonimato, le attività lavorative dei dipendenti , stilano poi classifiche sulle performance dei dipendenti stessi che poi vengono affisse pubblicamente nelle bacheche, con giudizi di valore sul loro operato. Riteniamo questa modalità di esercizio del potere disciplinare, da parte di Chef Express incongrua rispetto alla legge 300/70, poiché questi clienti misteriosi sono delle guardie dedicate al controllo del personale e delle telecamere viventi. Una pratica che riporta, di fatto, ad azioni precedenti all’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori. Per quanto detto sopra, chiediamo un Suo intervento affinché possa determinare azioni più stringenti nella applicazione delle norme vigenti che consentano, agli organi preposti, di far sanzionare tali violazioni, al fine di non offendere la dignità di questi lavoratori e lavoratrici vessati come se fossero sotto il controllo del grande fratello, di orwelliana memoria. Certi che vorrà accogliere la nostra sollecitazione, rimanendo a disposizione, siamo a porgere distinti saluti.
Firmato: il Segretario Generale della Filcams Cgil Firenze Massimiliano Bianchi