Autostrade, nuove casse automatiche e disagi. Protesta dei sindacati
Autostrade, nuove casse automatiche alle stazioni di Impruneta, Scandicci, Firenze Ovest e Lucca: in questi giorni code e disservizi. I sindacati Cgil-Uil-Cisal-Ugl: “Disagi colpa dell’azienda, servono assunzioni. Noi dalla parte di cittadini e lavoratori”
In questi giorni Autostrade per l’Italia sta immettendo altre casse automatiche (al posto di quelle manuali dove opera un esattore), derivanti da un accordo nazionale del luglio 2018, nelle Stazioni di Firenze Impruneta, Firenze Scandicci, Firenze Ovest e Lucca.
Le Rappresentanze sindacali locali avevano chiesto a gran voce, invece, di sospendere tali nuovi inserimenti. Era infatti prevedibile che insorgessero le difficoltà di questi giorni, già paventate dalle RSA, a causa anche del cronico sottodimensionato del personale in tutti i settori dell’azienda, poiché per accompagnare il passaggio verso una più spinta automazione occorrono maggiori quantità e qualità di servizio e organici adeguati.
Con le suddette scelte aziendali, invece, si stanno verificando – come gli utenti possono constatare! – code, disservizi all’utenza ed eventuali rischi per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
La Società ha voluto procedere ugualmente, senza ascoltare e valutare, nonostante le mutate condizioni rispetto ai tempi dell’accordo, quanto proposto dalla Rappresentanze sindacali, il cui obiettivo è quello di accompagnare le evoluzioni tecnologiche con una maggiore qualità del servizio, dell’assistenza all’utenza e con un organico adeguato ed implementato.
Ci teniamo, perciò, a precisare e sottolineare che di tale situazione è totalmente responsabile il vertice societario e che tutto questo sta avvenendo senza nessun accordo con le RSA locali.
A queste scelte si aggiungono quelle, sempre a carico di ASPI (Autostrade per l’Italia), di risparmiare risorse umane nei settori operativi, come dimostrano le carenze di organico nei settori dell’Esercizio e degli Impianti, e anche operando ulteriori tagli di presenze nella Esazione. Tutto ciò a fronte di una società che anche nel 2018 – anno della tragedia del Ponte Morandi – pare aver avuto un utile netto di svariate centinaia di milioni di euro.
Consideriamo, dunque, importante informare l’opinione pubblica circa le decisioni che ASPI sta attivando, con l’aggravante di aver bloccato – da parte aziendale – un necessario ricambio generazionale attraverso delle occorrenti assunzioni.
I cittadini, in conclusione, sanno bene come siano fondamentali e indispensabili controllo, vigilanza, manutenzione e assistenza nel servizio autostradale. Funzioni e mansioni che abbisognano, oggi, di una massiccia quantità di assunzioni, assumendo prioritariamente il personale stagionale precario che da anni opera in ASPI.
Sappiano, quindi, i cittadini che le code, le difficoltà e gli eventuali forti disagi hanno un solo responsabile: la Direzione aziendale.
I lavoratori e le loro Rappresentanze, invece, stanno dalla parte dei cittadini, rivendicando una più consistente dote di servizio e di occupazione, che un gestore di un percorso a scorrimento veloce e pedaggiato come una autostrada deve offrire. A livello nazionale, i sindacati hanno chiesto al Ministero un tavolo urgente di discussione su concessioni autostradali e fattore lavoro.
Firmato: le Rsa Autostrade Iv Tronco Filt Cgil, UilTrasporti, Sla Cisal, Ugl