Decreto Sicurezza, la Cgil Firenze: “Va contrastato, porta emarginazione”

Decreto sicurezza, al Comune di Firenze tavolo con operatori e sindacati. La Cgil: “Il tavolo diventi permanente e si allarghi all’area metropolitana, essenziale opporsi al Decreto: i sindaci e i governatori che lanciano allarmi hanno ragione. Chiediamo più integrazione attraverso il lavoro regolare e tutela occupazionale per chi lavora nel l’accoglienza”

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Si è svolto oggi a Palazzo Vecchio il tavolo (coordinato dall’amministrazione del Comune di Firenze) per affrontare il tema dell’accoglienza e di come mantenere un sistema di integrazione efficace per i migranti e i richiedenti asilo. La Cgil vi ha partecipato – insieme agli altri sindacati e a vari altri soggetti dell’associazionismo, del volontariato, dell’accoglienza – e sottolinea, intanto, che il modello inaugurato a Firenze è importante per affrontare le nefaste conseguenze del Decreto. Opporsi a esso è politicamente e giuridicamente essenziale in quanto il provvedimento contrasta con i valori del lavoro (solidarietà, dignità, diritti) e rischia di lasciare in strada senza protezione centinaia di migranti, alimentando rischi per loro e tensioni sociali. Il Decreto sicurezza va contrastato: sindaci e governatori che lanciano l’allarme sulle sue conseguenze hanno ragione, il Governo li ascolti. Questo decreto non promuove dignità, ma la toglie, ad esempio alle persone che hanno intrapreso un percorso di integrazione, lavorano in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato e in caso di diniego perdono il lavoro e il diritto di permanere sul territorio italiano, incentivando in tal modo sfruttamento e lavoro irregolare.
Parimenti importante è che questo tavolo fiorentino prosegua in modo permanente i suoi lavori e che si estenda all’intera area metropolitana, attraverso una conferenza dei sindaci. Chiediamo la tutela occupazionale e professionale di chi ha lavorato e lavora nei centri di accoglienza e un rinnovato impegno per l’emersione del lavoro nero, anche attraverso la responsabilizzazione delle aziende (vanno evitati e prevenuti casi di sfruttamento).

Firmato: Cgil Firenze

COSI’ IN ANSA

Sicurezza: sindacati, porta solo problemi e emarginazione. Caritas, ‘diritti persona non possono essere negati’

“Il decreto sicurezza, anziché produrre maggiore sicurezza, rischia di portare solo emarginazione sociale e ulteriori problemi”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Firenze Paola Galgani, a margine della riunione a Firenze, a Palazzo Vecchio, sul tema “Attualità e prospettive del nuovo decreto sicurezza”, dove hanno partecipato anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore al welfare Sara Funaro. “Sono circa 900 le persone coinvolte nella città metropolitana – ha aggiunto Galgani – e 2500 in tutta la Toscana. Questo decreto ha conseguenze drammatiche”. Il decreto “produrrà ulteriori clandestini per la legge italiana e questo vuol dire che queste persone” vivranno “nell’emarginazione sociale, rischieranno di essere sfruttate da criminalità organizzata e lavoro nero”. Il segretario generale della Cisl di Firenze-Prato, Roberto Pistonina, si è detto “preoccupato” e ha precisato che i sindacati stanno “seguendo con attenzione la situazione dei lavoratori che operano nel settore sociale, che andranno incontro a un futuro incerto come conseguenza di questo decreto”. Per Alessandro Martini, direttore della Caritas di Firenze, l’obiettivo del tavolo è “portare una costruttiva critica a un decreto che crea diversi problemi. Siamo per un atteggiamento inclusivo: ogni persona ha diritti fondamentali, che non possono essere negati”. Martini ha ricordato il valore del confronto tra persone: “Quando si parla e ci si conosce possiamo magari rimanere su posizioni differenti, ma perlomeno si va avanti – ha detto -. Ormai è scarsa la volontà di creare un confronto, questo è il primo limite da superare”.(ANSA).

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