Affitti sociali, protocollo tra Sunia e Fondazione case per indigenti
Affitti sociali a Firenze, firmato protocollo tra Fondazione Comitato Case ad uso indigenti e Sunia (interessate oltre mille abitazioni)
Una buona notizia per le politiche abitative a Firenze: oggi è stato firmato l’accordo per gli Immobili di Proprietà della Fondazione ‘Comitato per le Case ad uso indigenti’. Il protocollo di Intesa, che avrà durata 2019/2027, tra la Fondazione e il sindacato degli inquilini Sunia, prevede le regole che disciplinano questo particolare e vantaggioso contratto di locazione, con canoni di affitto calmierati rispetto a mercato, modulati verso il basso per i redditi più in difficoltà. L’aspetto innovativo è dovuto proprio all’individuazione di fasce di reddito, che a seconda del livello, avranno una diminuzione rispetto al canone base, definito da un prezzo al metro quadro di euro 6,40. Questo accordo si riferisce ad un parco immobili di 1073 abitazioni dislocate all’interno del Comune fiorentino: appartamenti che vengono assegnati tramite una graduatoria, aggiornata due volte l’anno, con il requisito del reddito di 16,500 euro ISEE. L’attività che la Fondazione svolge dal 1885 è un pezzo importante nella realtà cittadina, per affrontare la cosiddetta precarietà abitativa a Firenze. “Si tratta di vero e proprio ‘Social housing’ nella nostra città – dichiara Laura Grandi segretaria del Sunia di Firenze -, laddove il livello degli affitti viene applicato considerando non solo il reddito delle famiglie, ma anche determinate situazioni di difficoltà personali che possono accadere all’inquilino”. “La Fondazione Comitato per le Case ad uso Indigenti di Firenze svolge attività di assistenza e di solidarietà sociale – aggiunge il direttore della Fondazione, Alessandro Martire -, procurando affitti calmierati ai cittadini, per i cittadini che non hanno la possibilità di disporre, a condizioni di mercato, di un alloggio per sé e per la propria famiglia’. Questo Accordo si inserisce nell’attività di sostegno all’emergenza abitativa, che grazie all’attività del sindacato e del privato sociale, riesce ad assicurare un importante numero di case ad affitti calmierati, in una città così ‘terribile’ dal punto di vista delle locazioni private.