Elezioni universitarie, a Firenze vince l’Udu
Gli studenti hanno deciso: l’Università di Firenze resta in mano alla sinistra. Ma non a quella più estrema del Fronte della gioventù comunista (new entry di quest’anno) e neppure a quella dei collettivi (Studenti di Sinistra) o a quella che segue la linea politica del Pd (Csx Centrosinistra universitario). Ad avere la meglio su tutti, durante le elezioni delle rappresentanze studentesche andate in scena ieri, è l’Udu (Unione degli Universitari). La formazione, vicina alle posizioni della Cgil, è riuscita a sbaragliare gli avversari con uno scarto di più di mille voti, confermandosi così la prima lista d’ateneo e ottenendo, con i propri candidati, il numero più alto di seggi in tutti gli organi, dal Senato accademico al Consiglio di amministrazione, passando per il Nucleo di Valutazione, il Comitato per lo sport e il Consiglio territoriale dell’Azienda regionale per il diritto allo studio. Presente, seppur con numeri più risicati, anche Lista Aperta, realtà di orientamento cattolico che ha conquistato un seggio in Senato e uno nel Consiglio dell’Ardsu. Assente invece, almeno per quel che riguarda gli organi centrali, Azione universitaria, che rappresenta il Centrodestra. L’affluenza anche questa volta è stata bassa, seppur in leggero aumento rispetto agli anni passati. Se l’esordio del voto elettronico, nel 2015, era stato un vero e proprio flop, con appena il 14,78% di partecipazione, ieri è stata raggiunta quota 15,14%. Questo significa che, su una platea di 55.624 studenti, si sono presentati alle urne in 8.421. Due anni fa, nel 2017, l’asticella si era fermata al 14,79%. Ma qual è l’identikit dello studente che ha scelto di dedicare qualche minuto del proprio tempo a indicare una preferenza? Dall’analisi dei risultati i più “impegnati” sembrano essere gli studenti di Matematica (l’affluenza ha toccato il 26,04%), seguiti da quelli di Scienze politiche (23,82%), Psicologia (20,82%) e Giurisprudenza (16,8%). Appena una manciata, invece, gli iscritti ad Agraria che si sono presentati alle urne (195 sui 2.125 aventi diritto). Poco entusiasmo anche da parte di chi frequenta la scuola di Studi umanistici e della formazione (10,96%) e Architettura (11,51%).
(articolo uscito su Repubblica Firenze di oggi, a firma di Valeria Strambi)