Sanità privata, presidio a Firenze per il rinnovo del Contratto
Sanità privata, presidio unitario Cgil, Cisl e Uil di categoria a Firenze. Oltre centro lavoratori hanno protestato davanti alla sede regionale dell’Aiop per il mancato rinnovo del Contratto nazionale fermo da 12 anni
Grande affluenza dei lavoratori della sanità privata per protestare davanti alla sede dell’Associazione della Ospedalità Privata Toscana a Firenze: oltre cento lavoratori per l’ iniziativa promossa da Cgil Cisl e Uil di categoria che oggi a Firenze hanno protestato a gran voce per il mancato rinnovo del Contratto Nazionale.
“Si tratta di una iniziativa che si sta attuando in tutte le Regioni d’ Italia – dichiara Riccardo Bartolini, segretario regionale della Cgil Fp – e che vede l’innalzamento della protesta, anche in vista della prossima Assemblea Sindacale nazionale Unitaria di lunedì 15 aprile a Roma, che vedrà anche la presenza dei segretari generali confederali Landini, Furlan e Barbagallo”.
“Oltre cento lavoratori in rappresentanza dei tremila professionisti della sanità privata in Toscana – prosegue Marco Bucci, segretario generale della Cisl Fp Toscana – hanno oggi alzato la voce per dire basta a questo gioco di rimpallo, che vede un contratto nazionale fermo da 12 anni: una situazione mai vista, gravissima sul mancato riconoscimento del diritto a un giusto salario e che discrimina i lavoratori della sanità privata senza alcuna ragione. Si tratta di professionisti, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici sanitari che ogni giorno, con spirito di abnegazione assicurano, al pari dei colleghi del pubblico, l’assistenza e la cura della salute di tanti cittadini che ricorrono anche al privato, prevalentemente convenzionato con il sistema sanitario.”
E’ una situazione che rischia di andare fuori controllo e provocare un innalzamento della tensione preoccupante per la continuità dei servizi de la tutela della qualità. “Proprio sulla tutela della qualità oggi richiamiamo l’attenzione delle istituzioni e della parte imprenditoriale, poiché senza un rinnovo del contratto nazionale il rischio di un abbassamento della qualità dei servizi che tutelano la salute dei cittadini cresce in modo preoccupante” chiosa Fabrizio Grassi della Uil fpl regionale.
I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil regionali hanno poi rivolto una richiesta per una presa di posizione al presidente della Regione Rossi perché agisca, al pari di altri colleghi, nelle opportune sedi, per un rapido sblocco della situazione. Lunedì a Roma intanto l’assemblea unitaria con centinaia di delegati e con i segretari generali darà un ulteriore messaggio forte alla politica e alla parte delle associazioni imprenditoriali.