Inaugurato a Firenze il Memoriale di Auschwitz
Una spirale a elica, rivestita con una tela che riproduce storie, simboli e momenti di vita all’interno del campo di concentramento. In mezzo una passerella di legno, sulla quale è possibile camminare immersi in un tunnel che ripercorre l’orrore della Shoah. È stato inaugurato oggi, mercoledì 8 maggio, il Memoriale italiano di Auschwitz, l’opera d’arte moderna voluta nel 1979 dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati) che un anno più tardi fu collocata nel Blocco 21 dell’ex lager nazista. E che oggi, quasi 40 anni dopo, ha trovato una nuova casa a Firenze, al Centro Ex3 di Gavinana, dopo che le autorità polacche avevano deciso per la sua rimozione e minacciato di distruggere l’oera.
“La Regione Toscana ha voluto che il Memoriale italiano di Auschwitz venisse nuovamente allestito a Firenze e lo ha reso possibile con oltre due milioni e mezzo di investimento – ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. Nell’ultima Giunta abbiamo deciso di offrire a tutti i ragazzi di tutte le quinte classi delle scuole superiori della Toscana la possibilità di visitarlo, perché nessuno possa dimenticare o dire di non sapere cosa sia stato il fascismo e il nazismo”.
All’inaugurazione era presente anche il sindaco Dario Nardella: “Questo Memoriale – ha affermato – serve come segno di gratitudine verso Primo Levi, e verso tutti coloro che si sono battuti anche fino all’estremo sacrificio della vita per dare la libertà al nostro Paese”. Il museo, ha spiegato Nardella, “Sarà un luogo di educazione destinato alle famiglie, alle scuole”. Il sindaco si è poi detto orgoglioso del fatto che l’installazione si trovi “proprio di fronte a piazza Bartali, perché ci sono stati anche grandi uomini come Gino Bartali che hanno rischiato la vita per salvare decine di vite umane”.
Un ringraziamento al Capo dello Stato Sergio Mattarella è arrivato dal presidente dell’Aned, Dario Venegoni, per la decisione del Quirinale di concedere il patrocinio all’installazione. Un’opera “concepita perché stesse ad Auschwitz”, ha ricordato Venegoni: “Assumersi la responsabilità di spostarla è stato vergognoso. Ma oggi mi auguro che possa rimanere a Firenze”.
La spirale è rivestita con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia del testo di Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”. Si tratta di “un percorso attraverso la storia dell’Italia che va dal fascismo alla deportazione – ha spiegato la vicepresidente della Toscana, Monica Barni – fino alla luce della liberazione”. Tra i presenti questa mattina all’Ex3 anche Eugenio Giani e Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cr Firenze che ha sostenuto il restauro del Memoriale.