Sciopero metalmeccanici, 15mila al corteo a Firenze

In 15 mila lavoratori hanno sfilato nel corteo di Firenze, partito intorno alle 9.40 da piazza dei Cavalleggeri, nell’ambito di una delle manifestazioni nazionali indette da Fim, Fiom e Uilm, per lo sciopero di oggi dei metalmeccanici. Il corteoha sfilato per le vie del centro per raggiungere piazza Santissima Annunziata, dove si è tenuto il comizio finale. Fra i partecipanti alla manifestazione, la segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan, la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi e il segretario generale della Uilm Rocco Palombella. Per le istituzioni, hanno sfilato in corteo anche il sindaco Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Lavoro: Fracassi (Cgil), non escludiamo lo sciopero generale
“Questa manifestazione è la preparazione di quella che faremo settimana prossima a Reggio Calabria, la seconda manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil: se non avremo risposte valuteremo qualunque tipo di intervento successivo”, e anche lo sciopero generale “non lo escludiamo”. Lo ha affermato Gianna Fracassi, segretaria confederale della Cgil, oggi al corteo per lo sciopero nazionale dei metalmeccanici a Firenze. “Abbiamo delle proposte e delle idee – ha aggiunto – le abbiamo già spiegate a questo governo a partire da ottobre, però non risponde, sembra quasi inerte. E’ una fase di stallo che ormai dura da mesi, e questo è inaccettabile per il lavoro”.

Governo: Fracassi, ci propone fantasie su versante economico
“Abbiamo di fronte un governo che ci propone delle fantasie sul versante economico”. Lo ha affermato Gianna Fracassi, vicesegretaria generale e segretaria confederale della Cgil, oggi a Firenze. Il governo, ha lamentato Fracassi, “propone la Flat Tax, non l’abbassamento delle tasse sul lavoro, sui lavoratori e sui pensionati; propone un nuovo condono per favorire gli evasori e le mafie, perché la proposta sulle cassette di sicurezza è questo, e fa degli interventi normativi come lo sblocca-cantieri che non servono a niente”. L’esponente della Cgil ha ammesso che “siamo preoccupati” per la possibile procedura d’infrazione Ue: “La situazione del nostro Paese – ha spiegato – è difficilissima. Noi non soltanto siamo il paese che cresce meno in Europa, e già questo dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme, ma noi abbiamo un grande problema rispetto al fatto che abbiamo una debolezza del sistema produttivo, che mi sembra sia testimoniata anche dalle crisi dei grandi insediamenti industriali”.(ANSA).

Governo: Furlan, va cambiata drasticamente linea economica 
“Siamo assolutamente preoccupati – ha proseguito Furlan – per come sta andando il nostro paese: crescita zero, meno investimenti, cala drasticamente da tanti mesi la produzione industriale. Rischiamo di buttare via i tanti sacrifici fatti dagli italiani e dalle italiane in un lungo periodo di crisi. Era ripartita la crescita e lo sviluppo del paese: scelte economiche sbagliate del governo stanno portando drammaticamente di nuovo l’asticella in basso, questo non è accettabile”. La leader della Cisl ha ricordato che tutto questo “lo abbiamo detto al governo nella manifestazione del 9 febbraio come Cgil Cisl e Uil, nella grande manifestazione dei lavoratori pubblici, quella dei pensionati, nello sciopero generale dell’edilizia, oggi con lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccaniche, e il 22 noi lo diremo a Reggio Calabria rispetto al tema del Sud del nostro paese”.(ANSA).

Lavoro: Palombella, serve sciopero generale, se inascoltati

“Tra pochi giorni presenteremo la nostra piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici”, e “se le richieste resteranno inascoltate”, allora “chiediamo a Cgil Cisl e Uil di prepararsi a un nuovo sciopero generale di tutte le categorie”. Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, rivolgendosi a Federmeccanica nel corso del comizio finale della manifestazione di Firenze dei metalmeccanici. “Questa volta ci presenteremo uniti e determinati per rinnovare, salvaguardare e rilanciare il contratto”, ha aggiunto Palombella, secondo cui “con questo rinnovo dobbiamo recuperare il potere di acquisto, aumentare i salari per far ripartire i consumi, risolvere il problema degli inquadramenti professionali, rendere esigibile il tema della formazione, eliminare qualsiasi forma di lavoro precario e combattere l’intollerabile aumento degli infortuni gravi e mortali”.(ANSA).

Metalmeccanici: Rossi, sinistra e Pd stiano con loro
“Sinistra e Pd stiano con i metalmeccanici in sciopero”. Lo ha scritto sul proprio profilo facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Oggi scioperano i metalmeccanici. A Firenze ci sarà una manifestazione. Io sarò a salutarli – ha ripreso il governatore -. Vogliono la dignità del lavoro. Vogliono che il governo abbia una politica industriale e si impegni al rilancio degli investimenti pubblici e privati. Si battono contro il lavoro precario che li divide e li umilia. Tutto il Paese li ascolti. La sinistra e il Pd stiano con i metalmeccanici in sciopero”. I lavoratori metalmeccanici in piazza a Firenze “fanno bene” a manifestare, e “noi siamo qui per testimoniare vicinanza”, ha proseguito Enrico Rossi. “Non c’è una politica industriale – ha lamentato il presidente della Regione Toscana – nessuno prende in seria considerazione il lavoro, il precariato si estende nelle aziende col lavoro somministrato, non ci sono sufficienti investimenti pubblici e privati, la produttività non cresce. Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio in questo settore”. Al Ministero, ha ricordato il governatore toscano, “ci sono tavoli importanti aperti: dovrebbero essere riuniti, magari perché i tavoli da soli non bastano. Aspettiamo risposte per tante vicende toscane, dalla Bekaert a Piombino, dove bisogna ripartire, e altre ancora”. ANSA

Metalmeccanici: Fiom-Cgil, piazze piene e fabbriche vuote
“Oggi piazze piene e fabbriche vuote”: così la Fiom-Cgil sintetizza la giornata dello sciopero di otto ore dei metalmeccanici accompagnato dalle tre manifestazioni, a Milano, Firenze e Napoli, indetto insieme a Fim-Cisl e Uilm-Uil, per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, l’industria, i salari, i diritti e la giustizia sociale. “Altissima l’adesione allo sciopero in tutta la categoria, con punte del 100% in molte realtà”, sottolinea il sindacato, sostenendo che nei grandi gruppi come “Leonardo ha aderito circa il 70% dei lavoratori (50% per gli impiegati e tra l’80 e il 95% per gli operai); Arcelor Mittal tra l’80 e il 90%, con Genova ferma; per Whirlpool un’astensione media dell’85%, con punte del 100% negli stabilimenti di Varese e Napoli”.(ANSA).

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