Arresto titolare Multicons, la Cgil Firenze: “Ora tutelare i lavoratori”
Arresto del titolare di Multicons, la Cgil Firenze: “C’è preoccupazione per i lavoratori di tutto il consorzio, vanno tutelati. In questi anni abbiamo fatto esposti e vertenze. Vicenda inquietante, no a strumentalizzazioni politiche”
Arresto del titolare di Multicons (consorzio che ha gestito centri di accoglienza per migranti nella provincia di Firenze e che lavora in vari appalti di servizi in aziende del territorio), la nota della Cgil Firenze: “La vicenda è inquietante, a livello giudiziario avrà il suo corso e sta agli organi competenti portarla avanti e fare ulteriore luce. Come Cgil, in un esposto presentato alla Procura della Repubblica qualche tempo fa, avevamo illustrato anomalie e irregolarità sulla condizione dei lavoratori dentro ai Centri accoglienza gestiti dal consorzio, con conseguenti cattive gestioni sui servizi per i migranti ospitati. Nel corso degli anni inoltre abbiamo aperto oltre 20 vertenze a tutela di altrettanti lavoratori e lavoratrici del consorzio, per via di trattamenti e condizioni di lavoro non rispettosi delle norme e dei contratti: qualche giorno fa il Tribunale di Firenze ci ha dato ragione su una di queste vertenze, disponendo un indennizzo per la lavoratrice interessata”.
Prosegue la Cgil: “La vicenda ora potrebbe avere ripercussioni sui lavoratori: da parte nostra esprimiamo preoccupazione per tutti i lavoratori dipendenti del consorzio, attualmente oltre cento occupati nei servizi in appalto di varie aziende del territorio; siamo a loro disposizione per tutelarli dal punto di vista, occupazionale e retributivo. Chiediamo inoltre, qualora questi lavoratori riscontrassero problemi nel ricevere le spettanze alle luce della vicenda giudiziaria in atto, che scatti un meccanismo di responsabilità solidale da parte dei vari committenti. Nel frattempo, ci auguriamo che questa vicenda non diventi oggetto di strumentalizzazione politica da parte di chi vorrebbe cancellare il sistema di accoglienza. Nel nostro territorio il modello di accoglienza ha funzionato, grazie all’impegno dei sindaci e alla qualità dei gestori delle strutture e delle reti solidali del territorio. Una eventuale vicenda negativa non deve far criminalizzare un intero sistema”.