Consigliera di Parità contro Ispettorato del lavoro di Firenze, interviene la Fp Cgil

Ispettorato del lavoro di Firenze, orari di lavoro e conciliazione coi tempi di vita finiscono davanti al Giudice del lavoro (causa della Consigliera di Parità della Regione al Dirigente della struttura). La Fp Cgil Firenze denuncia difficoltà di relazioni sindacali: “L’argomento delle Pari opportunità è rilevante, avevamo segnalato la cosa”

La Fp Cgil di Firenze apprende dalla stampa che il Dirigente dell’Ispettorato del Lavoro di Firenze è stato portato davanti al Giudice del Lavoro dalla Consigliera di Parità della Regione Toscana.
La causa verte sugli ordini di servizio in materia di orario di lavoro per quanto riguarda la mancata attuazione degli istituti relativi alla conciliazione fra la vita lavorativa e la vita familiare; a tal riguardo, ci preme anzitutto precisare che tali ordini di servizio erano stati prontamente contestati dalla Fp Cgil Firenze anche per quanto riguarda gli aspetti evidenziati con il citato ricorso.
Ci duole, però, apprendere di questo scontro istituzionale.
La nostra Organizzazione Sindacale ha segnalato da tempo le grosse difficoltà nelle relazioni sindacali all’interno dell’Ispettorato toscano del lavoro di Firenze, che hanno comportato l’impossibilità di un sereno confronto per l’applicazione degli istituti previsti dal Contratto nazionale; ed invero avevamo segnalato la cosa, nei mesi scorsi, anche al Superiore Ispettorato interregionale del lavoro di Roma, competente per territorio, nonché al vertice dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
L’argomento delle pari opportunità è particolarmente rilevante, in questa fase storica: in un’epoca di accentuato calo demografico, con un welfare ormai totalmente carente, il tema della conciliazione dei tempi di vita familiare e vita lavorativa diventa argomento di importanza vitale.
Il Contratto nazionale Funzioni Centrali 2016-2018 affronta con precisione ed efficacia la questione introducendo istituti quali la Banca delle ore, la cosiddetta flessibilità aggiuntiva per le madri e per i padri; evidentemente, se tali istituti previsti dal Contratto nazionale fossero seriamente attuati, e non inutilmente osteggiati, si potrebbe coniugare l’esigenza di continuità dei servizi della pubblica amministrazione con l’esigenza delle madri e dei padri lavoratori di riuscire a conciliare la propria vita privata con il lavoro
Senza entrare nel merito della questione – che a questo punto è di competenza del Giudice del Lavoro – il nostro sindacato auspica che, in seguito alla vicenda, possa tornare un clima sereno e collaborativo nelle relazioni sindacali e, a tal fine, confidano nel fatto che i vertici dell’Ispettorato nazionale del lavoro facciano tutto quanto in loro potere per ristabilire l’equilibrio alterato ai tavoli decentrati.
Il tutto nell’ottica del pieno rispetto dei servizi erogati dall’Ispettorato nazionale del lavoro e, altresì, del benessere organizzativo, precipuo dovere datoriale.

Firmato: per la Fp Cgil Firenze Mirella Dato

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