Richard Ginori, la Cgil: “Variante urbanistica ultimo tassello accordo Mise”
Con una fabbrica rinnovata dagli investimenti e con la riapertura del Museo di Doccia al pubblico, crediamo che il progetto di sviluppo di quell’area si possa configurare, attraverso dialogo, il contributo e il coinvolgimento di tutti, come una opportunità di sviluppo equilibrato e di qualità per tutta Sesto Fiorentino. Assieme con l’acquisizione del Museo di Doccia da parte dello Stato e con l’acquisizione dei terreni su cui è sita la fabbrica da parte del gruppo Kering, l’approvazione della variante urbanistica dell’area Richard Ginori, andata in consiglio Lunedì, è l’ultimo tassello dell’accordo complessivo stipulato circa un anno e mezzo fa al Ministero dello Sviluppo Economico.
Quel sofferto accordo siglato al Ministero ha rappresentato per tutti, non solo una rinnovata speranza per il rilancio della manifattura e per la riapertura dell’inestimabile Museo, ma ha anche significato la sconfitta di appetiti che avrebbero voluto fare di quell’area, una volta liberata dall’”ingombro” della sua fabbrica, inevitabile preda di ingenti speculazioni.
Convinti dell’importante occasione che si può aprire con una fabbrica rinnovata dagli investimenti e con la riapertura del Museo al pubblico, crediamo che il progetto di sviluppo di quell’area si possa configurare, attraverso dialogo, il contributo e il coinvolgimento di tutti, come una opportunità di sviluppo equilibrato e di qualità per tutta Sesto Fiorentino.
Firmato: Cgil Firenze