Scopero trasporti, alta adesione in Toscana. Il presidio a Firenze

Sciopero dei trasporti, in Toscana alta adesione. Cgil-Cisl-Uil Toscana di categoria: “Dalla nostra regione partito messaggio forte al Governo, va rimesso in moto il Paese e va aperto un tavolo vero sul settore”

Alta adesione in Toscana allo sciopero nazionale (indetto per oggi da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti) in tutti i settori dei trasporti (eccetto quello aereo, che si fermerà il 26 luglio): per fare un esempio, in Tiemme si è toccato il 70%, mentre nei porti toscani pressoché il 100%. Nel gruppo Fs l’adesione è sul 50%. I sindacati stimano che l’adesione sarà buona anche nelle aziende in cui lo sciopero è previsto nelle ore pomeridiane e serali.
Stamani a Firenze i sindacati hanno effettuato un presidio sotto la Prefettura di Firenze, dove poi sono stati ufficialmente ricevuti. In quella sede Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Toscana hanno ribadito le ragioni dello sciopero e le richieste al Governo: “Manca una politica generale per il settore, il governo non fa scelte. Bisogna dare sostegno alla piattaforma unitaria di proposte ‘Rimettiamo in movimento il Paese’ indirizzata all’esecutivo, per avviare un confronto sui trasporti: va aperto un tavolo. Il ministro Toninelli si è reso disponibile a convocare una serie di incontri sul settore, come più volte abbiamo richiesto. E’ un percorso utile ma tardivo rispetto al quale rimaniamo in attesa di verificare il calendario e l’esito complessivo”. Di sicuro, proseguono i sindacati, “le infrastrutture vanno rese efficienti ed efficaci, occorrono regole chiare che impediscano la concorrenza sleale tra le imprese e che diano priorità alla sicurezza dei trasporti e sul lavoro, nonché alla tutela ambientale e al diritto di sciopero. Dallo Toscana oggi è partito un messaggio forte, i lavoratori del settore vogliono diritti e tutele e offrire un servizio efficiente e sostenibile ai cittadini”.

Scioperi: sindacati,in Toscana adesione alta fermo trasporti
E’ iniziata con un presidio davanti alla prefettura di Firenze la giornata toscana di sciopero nel settore dei trasporti, nell’ambito dell’iniziativa indetta a livello nazionale da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti. Secondo i sindacati, l’adesione fin qui è pressoché totale nei porti, e intorno al 70% per i bus di Tiemme che scioperava al mattino, al contrario di altri servizi toscani di Tpl che sciopereranno nel pomeriggio. “Chiediamo un confronto con questo governo sui temi dei trasporti, confronto che manca da più di un anno”, ha affermato Monica Santucci, segretaria regionale toscana Filt-Cgil, secondo cui serve “un’idea di sviluppo per questo settore che può davvero rimettere in movimento il paese”, e anche “creare buona occupazione”. Stefano Boni, segretario generale della Fit-Cisl Toscana, ha ricordato che “abbiamo dei contratti bloccati: quello del trasporto ferroviario e del Tpl, che è un anno e mezzo che è scaduto e su cui dobbiamo avviare il confronto; c’è il contratto merci, e sul contratto del trasporto aereo, rinnovato a maggio 2019, c’è un fortissimo dumping sulle attività di handling”. (ANSA).

Scioperi: Rossi, protesta lavoratori trasporti va sostenuta. ‘Lo fanno anche per noi, a Governo manca una politica seria’
“Oggi, i lavoratori del trasporto pubblico scioperano anche per tutti noi. Sosteniamoli. Si parla molto dei disagi provocati ai cittadini. Ma non si spiegano le ragioni della protesta. Non si dice che in questo caso i lavoratori perderanno una giornata dei loro salari, non certo ricchi, per denunciare le politiche del governo, l’assenza di investimenti, di pianificazione e il divario nord-sud, rivendicando la tutela dei loro diritti. Tutto l’opposto di uno sciopero corporativo”. Lo scrive il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su facebook. “La destra, ormai da tempo culturalmente egemone, gioca a contrapporre i diritti dei lavoratori nei settori pubblici con quelli dei cittadini utenti dei servizi che, come nel trasporto pubblico, sono in grande parte anch’essi lavoratori – aggiunge Rossi -. Dalla efficienza, dalla diffusione e dalla qualità del trasporto pubblico dipende non solo la qualità della vita di milioni di persone, che lo usano ogni giorno, ma anche una parte dei loro redditi”. Per il governatore, “dunque dobbiamo sostenere la lotta dei lavoratori che sacrificano un giorno di salario anche a nostro favore, per dare al Paese un moderno sistema di trasporto pubblico. Il ministro Toninelli non ha finora espresso un pensiero, un programma, un’idea o una proposta compiuta su ciò che è di sua competenza”. “È il populismo del M5stelle al governo – osserva ancora – a cui risponde, come in gioco di specchi, l’altro populismo della Lega che, senza un vero progetto di governo, esulta per facili e tardive vittorie come quella sulla Tav Torino-Lione, punta tutto sulle privatizzazioni e cerca di fare solo gli interessi delle regioni del Nord. È il fallimento del populismo al governo. Manca una politica seria”. (ANSA).

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