Vertenza Cavalli, la Rsu non esclude mobilitazioni
Il punto sulla vicenda dell’azienda fiorentina Cavalli è stato fatto oggi nel corso di un incontro convocato dal consigliere del presidente per il lavoro, Gianfranco Simoncini, e al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali (Filctem Cgil, Femca Cisl), il sindaco del Comune di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze Andrea Vannucci e rappresentanti della società Cavalli.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha informato dell’iter della procedura che ha visto, nel mese di giugno, verificando le quattro offerte pervenute, l’individuazione, confermata dal Tribunale, della società Vision del Gruppo Damac di Dubai quale possibile acquirente del 100% delle azioni del gruppo.
L’azienda ha poi annunciato che in questi giorni si sta lavorando per definire l’accordo con i creditori per arrivare, entro il 3 di agosto, alla presentazione al Tribunale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito. Un’operazione che permetterebbe dopo l’omologa da parte del Giudice , presumibilmente per settembre, il passaggio al nuovo gruppo.
Simoncini ha ribadito la necessità che il processo prospettato salvaguardi sia i livelli occupazionali, sia il mantenimento dello storico marchio e quindi della sede, sul territorio toscano fiorentino. A questo proposito, facendosi portavoce delle richieste dei sindacati, ha chiesto con forza alla società di rinnovare questa esigenza imprescindibile alla proprietà entrante.
Entro la prima metà di settembre la Regione fisserà un nuovo incontro con la nuova proprietà che potrà, nell’occasione, illustrare le linee del piano industriale che starà definendo.
Vertenza Cavalli (Sesto Fiorentino): la Rsu stigmatizza l’assenza del commissario al tavolo in Regione, chiede un incontro al tribunale entro il 24 luglio e non esclude mobilitazioni
I lavoratori e le lavoratrici della Roberto Cavalli potevano immaginare che l’incontro in Regione non avrebbe portato l’azienda a palesare il piano industriale del gruppo immobiliare di Dubai, Damac, ma non potevano immaginarsi la conferma della reticenza dell’attuale management e di un ruolo poco partecipe e, oseremmo dire, quasi rassegnato, dell’istituzione nominata dal tribunale.
Consapevoli del momento e delle molte cose da fare per far ripartire l’azienda, quella della non chiarezza con le maestranze è una situazione che i lavoratori e le lavoratrici della Roberto Cavalli non intendono subire.
E’ per questo motivo che la Rsu ha deciso di chiedere un incontro, da tenersi tassativamente entro il 24 luglio, direttamente al Tribunale di Milano affinché illustri, attraverso il Commissario o un suo sostituto, anche e specialmente ai lavoratori della Cavalli, il piano di rilancio, sia dal punto di vista dell’impatto occupazionale, sia del mantenimento della sede nel territorio toscano. Elementi, questi, ritenuti prioritari anche dalle istituzioni presenti al tavolo di crisi della Regione Toscana.
Allo stesso tempo, la Rsu preannuncia che non si escludono eventuali azioni di mobilitazione.
Firmato: la Rsu di Cavalli