La Falegnami di Castelfiorentino chiude, rabbia Fillea Cgil
Venerdì scorso la Falegnami Italia srl di Castelfiorentino ha avviato le procedure per il licenziamento di tutti i suoi dipendenti, causa la volontà della proprietà di fuggire e cessare l’attività della fabbrica.
“Dopo anni di sacrifici fatti dai dipendenti, passati dai 114 iniziali a 47, i quali hanno visto il proprio reddito falcidiato da casse integrazioni, contratti di solidarietà, rinuncia alla 14° mensilità, ai premi individuali e ai premi di risultato ed in ultimo da un part-time voluto proprio per evitare licenziamenti, questa conclusione della storia è un pugno in faccia a loro, alle loro famiglie e al territorio”. Queste le prime dichiarazioni di Marco Carletti, segretario Generale della Fillea Cgil di Firenze, che continua: “In questi anni i dipendenti della Falegnami hanno investito il loro reddito nella fabbrica perché hanno creduto nel prodotto e nel territorio. Hanno creduto alla proprietà, alla politica locale e al tessuto sociale nel quale sono cresciuti e crescono i loro figli. Questi lavoratori sono stati traditi da chi non ha mai investito ed innovato.
Mentre si chiedevano sacrifici ai dipendenti, la proprietà cosa a fatto in questi anni? Ha pensato a scappare, chiudere e massimizzare i profitti.
Questa è la verità e di questa verità chiederemo conto e lo chiederemo a tutti, nessuno escluso.
La proprietà non pensi di potersi trincerare dietro “la forma” perché le presenteremo il conto nel terreno della sostanza e del danno economico e sociale che ha prodotto”.
“Nessuno”, conclude Carletti, “potrà sentirsi non coinvolto in questa irresponsabile conclusione, neanche la politica che sempre si è detta vicina ai lavoratori della Falegnami. Ora è tempo di atti e fatti concreti tesi al salvataggio della fabbrica, quello degli ordini del giorno e delle dichiarazioni è finito”.