Careggi, sindacati in piazza. “Applicare l’integrativo”

Sanità: protesta dipendenti Careggi, applicare l’integrativo. Fp Cgil, Cisl Fp, Fials denunciano mancati aumenti stipendio

Dipendenti dell’ospedale fiorentino di Careggi protestano con un presidio davanti alla sede della giunta della Regione Toscana, a Firenze, per chiedere l’applicazione del loro contratto integrativo firmato nel marzo scorso che prevedeva, tra le altre cose, progressioni economiche orizzontali per dipendenti con determinati requisiti. I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Fials denunciano pubblicamente che l’azienda continua a non rispettare l’accordo impedendo così uno scatto di fascia al 50% circa dei dipendenti dell’ospedale. “Chiediamo alla Regione il rispetto del contratto che abbiamo stipulato a marzo – hanno detto i sindacati – che non è stato rispettato perché a maggio è uscita una circolare del Mef che dava altre indicazioni sui pagamenti: invece che pagamenti in un anno a una quota di personale a cui spettava, li hanno distribuiti in tre anni”. I sindacati hanno spiegato che “i lavoratori coinvolti sono 2.600-2.800 a Careggi perché è una quota parte di quelli che avevano diritto. La legge dice che a tutti, a pioggia non si possono dare certi pagamenti, e va bene. Ma alle persone che devono essere pagate i soldi devono essere dati. Non si può dire una cosa e poi quando si arriva al pagamento se ne inventa un’altra”.(ANSA).

Ospedale fiorentino di Careggi: mancati aumenti di stipendio, sindacati in piazza a Firenze. La Fp Cgil: “Situazione inaccettabile”. Tre richieste alla Regione

Ospedale di Careggi: Fp Cgil, Cisl Fp, Rsu e Fials oggi hanno fatto un presidio a Firenze in piazza Duomo davanti alla Regione per chiedere il rispetto dell’accordo integrativo firmato con l’azienda lo scorso marzo (che prevedeva progressioni economiche per alcune tipologie di dipendenti). Una delegazione di sindacalisti è stata poi ricevuta dagli uffici della Presidenza della Regione. “L’azienda continua a non rispettare l’intesa, impedendo così uno scatto di fascia a circa la metà dei dipendenti e appellandosi a una circolare del Mef che a maggio avrebbe stabilito che gli scatti fossero distribuibili su tre anni per alcune tipologie di dipendenti del comparto. Per noi questa situazione è inaccettabile, gli accordi firmati vanno rispettati”, dice la Fp Cgil, che prosegue: “Alla Regione abbiamo chiesto di produrre un atto che dia un indirizzo affinché le strutture regionali abbiano omogeneità di comportamenti sul tema delle progressioni economiche orizzontali, e di farsi carico – in sede di Conferenza Stato/Regioni – di proporre una modifica alla norme in questione affinché si sblocchi la situazione. Infine abbiamo chiesto alla Regione che inviti l’azienda a riconvocare il tavolo di trattativa coi sindacati. Ci aspettiamo risconti, in attesa restiamo in mobilitazione”.

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