Al via il laboratorio di scrittura organizzato da Flc Cgil Firenze

Si è svolta oggi, presso la sala don Milani nella sede di Cgil Toscana in via Pier Capponi 7 a Firenze, la prima lezione del laboratorio gratuito di scrittura e storytelling “L’ho scritto io”, a cura di Massimo Alvito, rivolto a studenti e docenti delle scuole superiori fiorentine (un progetto di Flc Cgil Firenze e Proteo). Le lezioni si svolgeranno anche nei prossimi tre giovedì, nella stessa sede, dalle 16 alle 18 (per partecipare: mail firenze@flcgil.it, telefono 055/5036249). Oggi hanno partecipato al laboratorio, armate di quaderno e penna, Clara, all’ultimo anno del liceo linguistico Capponi, e due ragazze del liceo classico Michelangelo: Matilde, che frequenta la prima classe, e Sara, all’ultimo anno. Tutte a tre hanno saputo del laboratorio da loro “colleghi” studenti. “Sono qui perché mi piacerebbe imparare a scrivere bene”, ha detto Clara, che ama i fumetti di Zerocalcare e i libri di narrativa. Anche a Matilde piace la narrativa e adora i film di Ken Loach come ”Terra e libertà”: “A scuola in italiano non mi sento portata per lo scrivere, ed eccomi qui”. Sara è infine un’avida lettrice: due-tre romanzi al mese, poesie, saggi di letteratura. “Perché sono qui? Da piccola amavo scrivere, scrivevo racconti e storie di Natale: vorrei ricominciare”.

LA PRESENTAZIONE DEL CORSO

Cosa è la scrittura?
Solo una passione? Un divertimento? Un mestiere? Un obbligo? La scrittura è uno strumento di espressione potente ed economico, alla portata di tutti. Perché scrivere è un diritto universale inalienabile, che offre grandi possibilità e risorse a ciascuno.
Esistono diverse dimensioni possibili dove la scrittura acquista senso – non solo per sé ma soprattutto per gli altri: la narrazione, l’informazione, la comunicazione. Tutte sono legate al piacere di giocare con le parole per creare mondi reali o possibili. Così la scrittura diventa progetto di costruzione e di trasformazione della realtà, e da strumento di espressione diventa mezzo di comunicazione.
Perché un corso di scrittura?
Come tutte le cose, la nostra scrittura – e tutti ne hanno una propria – ha bisogno di essere rivitalizzata attraverso una pratica personale di creatività guidata. Questo è possibile in un contesto libero da giudizi e pregiudizi, dove avvicinare, esplorare, scoprire, sperimentare forme di scrittura diverse da quelle scolastiche o disciplinari o abitudinarie.
Per chi è LO SCRITTOIO?
Rivolto a tutti, questo corso si articola in una serie di percorsi dedicati a chi non crede che scrivere sia un’attività noiosa, a chi pensa che le/gli sarebbe piaciuto scrivere ma…, a chi non smette di provarci e vuole una mano per riuscirci. Ma anche a chi non conosce ancora il piacere di scrivere. Chi si trova in una di queste posizioni (o in altre che ci piacerebbe scoprire) con questo corso ha la possibilità di entrare in contatto diretto e pratico con un repertorio di tecniche di scrittura e di storytelling. Con un semplice obiettivo: acquisire il potenziale necessario a tradurre la propria scrittura in qualcosa di reale, che si possa leggere
e perché no? pubblicare e diffondere.
Come funziona LO SCRITTOIO?
Il corso si snoda lungo i tre territori della scrittura: la narrazione, l’informazione, la comunicazione. Un itinerario di formazione per sviluppare le diverse competenze che ognuna di quelle aree comporta, per costruire una visione globale e articolata dello scrivere oggi. E fare della scrittura la parte migliore di sé.

IL PERCORSO DI BASE
Via libera a tutti: nel percorso di base si accede alle tecniche di scrittura per toccare in maniera propedeutica le basi dello storytelling nella sua dimensione applicata alla narrazione, all’informazione, alla comunicazione.

STRUTTURA Il percorso di base prevede un minimo di 3 partecipanti e si sviluppa in forma di laboratorio con incontri a cadenza settimanale.
LEZIONI Ogni incontro si articola in 3 fasi:
> lezione frontale
> esercitazione
> discussione
DURATA 4 settimane con un incontro settimanale di 2 ore per un totale di 8 ore.
REQUISITI Un quaderno, una penna, un dizionario di italiano. Non è richiesta nessuna conoscenza informatica. La lingua utilizzata nel percorso di base è l’italiano. L’accesso è aperto a tutti da 10 a 100+ anni, senza distinzione di genere e di titolo di studio. La conoscenza scolastica dell’italiano è preferibile.

I PERCORSI TEMATICI
Inoltre, per chi non si ferma al corso di base, ci sono tre percorsi tematici. Qui si approfondiscono le tecniche di scrittura nei diversi contesti applicativi della narrazione, dell’informazione, della comunicazione. Ogni percorso tematico si sviluppa in uscita al percorso di base per consentire ai partecipanti che hanno sviluppato uno specifico interesse di approfondire quel determinato ambito.
STRUTTURA Ogni percorso si sviluppa in forma di laboratorio e prevede incontri con un minimo di 3 partecipanti.
LEZIONI Ogni incontro si articola in 3 fasi:
> lezione frontale (con testimonial esterni);
> applicazione/esercitazione;
> discussione/valutazione.
DURATA Ogni percorso si svolge in 8 settimane con un incontro settimanale di 3 ore per un totale di 24 ore.
OUTPUT Ogni percorso è finalizzato alla realizzazione di un elaborato specifico: un racconto, un articolo o saggio, una campagna di comunicazione.
REQUISITI Un quaderno, una penna, un buon dizionario di italiano. La lingua utilizzata nei percorsi tematici è l’italiano. L’accesso è aperto a tutti da 10 a 100+ anni, senza distinzione di genere e di titolo di studio. Una buona padronanza dell’italiano, una conoscenza scolastica dell’inglese e una competenza minima nell’uso di Internet e di un programma di scrittura (Word) sono preferibili.

CHI E’ MASSIMO ALVITO

Copywriter e musicista. Dal 2005 insegna Tecniche di Scrittura al Corso Specialistico di Design della Comunicazione all’ISIA di Firenze (dove tiene anche il corso di Marketing). Collabora inoltre al Master internazionale di Graphic Design dello IED di Firenze con un corso di Copywriting. Come professione fa consulenza strategica di comunicazione per le aziende e le istituzioni pubbliche e private. Dirige HomeSapiens, un magazine indipendente di antropologia dell’abitare (sviluppare progetti editoriali è la mia vera passione), studia il pianoforte e suona il contrabbasso in un’orchestra amatoriale. Dopo una laurea al DAMS di Bologna in Filosofia del Linguaggio ha preso un DEA all’EHESS di Parigi in Géographie Culturelle e un MA in Urban Studies alla Hosei University di Tokyo. Tra il Giappone e la Corea ha trascorso diversi anni come ricercatore sui temi della sostenibilità dello sviluppo urbano e della pianificazione dal basso nelle megalopoli dell’estremo oriente.

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