Bekaert, Cgil e Fiom: “Basta voci, serve trasparenza sulle manifestazioni d’interesse”

Vertenza Bekaert, Cgil e Fiom fiorentine scrivono a Mise, Regione e advisor: “C’è bisogno di chiarezza, trasparenza e sostanza sulle manifestazioni di interesse pervenute. No ad annunci e indiscrezioni, se ne discuta al tavolo ministeriale”

Solidità dei soggetti, sostenibilità dei piani industriali, assorbimento occupazionale: sono questi i temi su cui la Cgil e la Fiom fiorentina chiederanno approfondimenti e informazioni sulle manifestazioni di interesse pervenute al Ministero per la reindustrializzazione della Bekaert di Figline Valdarno, in vista del prossimo incontro al Ministero stesso. E’ tutto scritto in una lettera che la segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani e il segretario generale di Fiom Cgil Firenze hanno scritto e inviato al Ministero dello Sviluppo Economico (Vice Capo Gabinetto Ing. Giorgio Sorial), al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Sindaco del Comune di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai, all’Advisor Sernet Alberto Sportoletti, alla Società Trafilerie Meridionali, alla Società Steelcoop Valdarno e per conoscenza a Cisl, Uil, Fim e Uilm territoriali. Il senso della lettera è chiaro: secondo la Cgil e la Fiom Cgil, vista la posta in palio, visto che ci sono tantissimi lavoratori in bilico, c’è assoluto bisogno di chiarezza, trasparenza e sostanza, non di annunci, voci o indiscrezioni. Il luogo dove questo deve avvenire è il Mise, sede competente. La Cgil e la Fiom Cgil restano in attesa di una pronta convocazione al Ministero, e ribadiscono la disponibilità ad incontrare non solo i soggetti industriali interessati alla reindustrializzazione ma anche coloro che sono stati identificati al tavolo in qualità di possibili partner industriali e/o finanziari.

Queste i temi su cui vertono le richieste di approfondimento di Cgil e Fiom contenute nella lettera:

SOLIDITÀ DEI SOGGETTI
1. Composizione della struttura societaria.
2. In caso di rilancio del sito come verrebbero assunti i lavoratori? Dalla NASPI o attraverso il trasferimento di ramo di azienda ai sensi dell’art. 2112 del cc?
3. In caso di licenziamento e riassunzione è calcolato l’apporto NASPI di cui i due soggetti interessati potrebbero beneficiare? Tale sgravio sugli oneri contributivi come verrebbe utilizzato, nei due piani industriali, al fine di favorire la piena occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro?
4. Sono stati definiti accordi con partner industriali? Con quali soggetti e di quale natura?
5. Entrambi i piani industriali parlano di possibilità di accedere a linee di finanziamento. Quali? E a che punto sono le richieste? A quale punto è l’istruttoria nell’ambito del programma POR FSE 2014-2020 per accedere al contributo regionale fino a 8.000€/persona per l’assunzione e al fondo regionale per investimenti in macchinari?
6. Chi sono le persone individuate per le posizioni dirigenziali necessarie per lo stabilimento e, in particolare, quella di responsabile vendite visto che è necessaria un’alta competenza? Chi sarà il responsabile risorse umane?

SOSTENIBILITÀ DEI PIANI PRESENTATI
1. Quali produzioni sono previste oltre al filo tubo, per arrivare ad una quantità di prodotto necessario a sostenere la produzione?
2. Quanti sono i volumi di produzione previsti nel primo anno, su tutti i diametri di filo, per lo stabilimento di Figline? Come si prevede di aumentare il livello delle vendite nell’anno successivo?
Come è stata calcolata la ripartizione dei volumi di produzione per ogni classe di diametro di filo?
È stata fatta un’indagine di mercato per verificare la sostenibilità commerciale dei volumi produttivi previsti? Come sono stati calcolati i prezzi dei prodotti?
3. Qual è l’analisi dei costi delle materie prime? 4. Si è in possesso delle omologazioni dei clienti sui prodotti? In caso negativo quali sono i tempi previsti per ottenerle?
5. Sono stati quantificati gli investimenti necessari sui nuovi impianti? L’immobile sarà acquistato o sarà in affitto? A quanto ammonterebbero i costi della manutenzione dei macchinari e il costo ristrutturazione dei reparti produttivi?
6. Vista la natura di azienda fortemente energivora, come si intende far fronte ai costi dell’energia?

ASSORBIMENTO OCCUPAZIONALE
Quali sono i tempi e le modalità previste perché tutti i lavoratori siano reintegrati al lavoro?
Tali modalità sono correlate alla presenza o meno di partnership industriali e/o finanziarie?

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