Firenze, il Tribunale condanna il committente a risarcire 4 operai edili

Firenze, il Tribunale condanna il committente (Rfi) a risarcire quattro operai edili non pagati dalla ditta in subappalto di un cantiere della tramvia. Esulta la Fillea Cgil: “Sentenza importante arrivata grazie al principio della responsabilità solidale”

Il Tribunale di Firenze (sezione lavoro) riconosce il principio della responsabilità solidale e fa risarcire ad appaltatore e committente quattro operai edili a cui non veniva pagato lo stipendio dalla ditta in subappalto. La vicenda: i quattro operai lavoravano per Ati, ditta in subappalto che a un cantiere Ferrovie si occupava delle opere di adeguamento del torrente Mugnone in occasione della realizzazione della tramvia nella zona del palazzo Mazzoni, di proprietà di Rfi che era il committente dell’appaltatore (la ditta Lis). I quattro operai nel 2013 non sono stati pagati per tre mesi, né delle stipendio né di alcune indennità: per questo, assistiti dalla Fillea Cgil e dallo studio legale Bellotti, mentre Ati spariva, hanno fatto causa contro committente e appaltatore.
Nel settembre scorso, dopo cinque anni di causa, il Tribunale (con Ati contumace) ha ordinato a Lis e Rfi di pagare ai quattro operai le somme di stipendi e indennità non ricevute, per cifre che vanno dai 5 ai 7mila euro a lavoratore. Con Lis andata nel frattempo in procedura concorsuale, le somme sono state pagate regolarmente ai quattro operai da Rfi, in due tranche (novembre e dicembre scorsi). “Il giudice condanna Rfi a sostituirsi all’obbligato principale contumace ed all’appaltatore in procedura concorsuale: si tratta di una sentenza molto importante per il settore. E’ stato un processo lungo ma alla fine la sentenza ci ha ripagato di tanto lavoro e con la soddisfazione piena dei nostri assistiti. In edilizia, purtroppo, nei cantieri delle grandi opere, coi subappalti, gli operai spesso non vengono pagati, le ditte spariscono, è una giungla. Il principio della responsabilità solidale ci ha permesso di recuperare, urgono controlli più stringenti nei cantieri”, dice Giulia Masini di Fillea Cgil Firenze.

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