Condotte: sindacati, il ministero faccia chiarezza su revoca commissari, i cantieri rischiano lo stallo. Fillea, Filca e Feneal: “Garantire la continuità del gruppo, senza conseguenze per i 10 mila lavoratori coinvolti”
“La sentenza con la quale il Tar del Lazio ha annullato la nomina dei tre commissari straordinari del gruppo Condotte impone una immediata decisione da parte del Mise su come procedere, per evitare il completo stallo della società. In questa situazione di incertezza bisogna che il governo si attivi con tutti i mezzi per garantire la continuità del Gruppo di costruzioni”. Lo dichiarano le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil. “In queste ore abbiamo già inviato al ministro Patuanelli una richiesta di incontro urgente, non c’è davvero tempo da perdere e bisogna evitare che a pagare le conseguenze siano i lavoratori. Tra l’altro con l’annullamento della nomina si pongono problemi seri anche nella gestione delle società controllate Nodavia, Concorsu, Ergon e Inso. Ci aspettiamo dunque una assunzione di responsabilità da parte del Mise, che deve fare subito chiarezza per salvare una delle più grandi realtà del Paese nel settore delle costruzioni. Bisogna evitare che questa situazione ostacoli e ritardi la procedura di vendita pubblica dei principali asset, che è tuttora in corso e che si dovrebbe concludere a breve. Bisogna scongiurare il rischio di bloccare le opere in fase di realizzazione, ma soprattutto – concludono i sindacati – non tollereremo conseguenze e danni per tutti i lavoratori coinvolti e che sono circa 10 mila, compresi quelli impiegati nelle società dell’indotto”.
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Il Tar del Lazio revoca commissari Condotte: Angelini (Fiom Cgil Firenze), allarme per controllate Inso e Sof
Il Tar del Lazio ha annullato la nomina del Ministero dello Sviluppo Economico relativa ai tre commissari straordinari del gruppo di costruzioni Condotte. La revoca della nomina pone problemi seri anche nella gestione delle società controllate tra cui le fiorentine Inso e Sof che contano circa duecento dipendenti ciascuna e per le quali è in corso da tempo un processo di vendita.
Preoccupati per la situazione i lavoratori questa mattina si sono riuniti in assemblea. A margine della riunione, Stefano Angelini della Fiom Cgil di Firenze ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Chiediamo alle istituzioni, da quelle locali fino al Ministero dello Sviluppo Economico, di trovare una soluzione immediata per dare seguito al processo di vendita dei due assets giunto quasi a conclusione. Per questo abbiamo chiesto alla Regione Toscana di convocare un incontro urgente alla presenza dell’azienda. Per Sof e Inso è necessario garantire la continuità del lavoro evitando il blocco delle opere e trovare un acquirente indipendentemente dalle dinamiche giudiziarie. Ulteriori tempi di attesa, infatti, mettono a rischio la tenuta dell’attività e conseguentemente quattrocento posti di lavoro.”