Accordo sindacati-azienda, il 28 aprile riapre la Laika di San Casciano

Fim Cisl e Fiom Cgil Firenze: domani riparte la Laika Caravans di San Casciano, ad un mese di distanza dal fermo produttivo stabilito dai decreti governativi a seguito dell’emergenza Covid19. Di questa mattina l’accordo in sede sindacale ad integrazione del Dpcm e delle Ordinanze Regionali

Dopo un mese di fermo produttivo stabilito dai decreti governativi a seguito dell’emergenza Covid-19, domani riapre lo stabilimento Laika Caravans di San Casciano.
La Fiom Cgil e la Fim Cisl territoriali, insieme alla Rsu, si sono mosse per attivare tutti gli strumenti utili ad affrontare il periodo emergenziale della chiusura, cercando le soluzioni meno traumatiche per garantire prima di tutto la salute dei dipendenti e la loro tenuta economica, in modo da non lasciare nessuno indietro e assicurare agli oltre 500 lavoratori continuità di reddito.
Oggi l’azienda ci ha ufficialmente comunicato di aver effettuato con la Prefettura tutte le procedure che permettono la riattivazione delle attività produttive. Da domani la ripartenza, in piena attuazione del Protocollo del 24 aprile, condiviso dal Governo con Cgil Cisl Uil, relativo alla regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, e del protocollo di sicurezza specifico dello stabilimento di San Casciano, siglato nella mattina di oggi.
Il protocollo aziendale, frutto del lavoro di questi giorni del Comitato di sicurezza, integra il Dpcm e le ordinanze regionali, con le specificità dello stabilimento senza lasciare spazio ad arrangiamenti dell’ultimo minuto. Tutela la salute e la sicurezza dei dipendenti nello svolgimento pieno delle loro funzioni, e dovrà essere rigorosamente applicato da Laika, che ne ha la responsabilità.
Tra i numerosi punti ricordiamo il distanziamento sociale di 2 metri, una turnazione scaglionata che permetta di utilizzare al meglio i parcheggi, dotazioni di tutti i dispositivi anti contagio, mascherine, Dpi e guanti, lavandini mobili con sapone e gel igienizzante, una organizzare della mensa che consente il consumo dei pasti in sicurezza, con schermi protettivi e sanificazione settimanale, un abbassamento dell’intensità produttiva per garantire il distanziamento sociale nella linea di produzione e altri accorgimenti di prevenzione.
Rimangono ovviamente tutte le criticità di un mercato che dovrà riprendere la sua corsa e di una pandemia con cui ancora dovremo convivere; ciò richiederà attenzione e responsabilità se si vorranno evitare nuove curve e picchi che produrrebbero un nuovo e immediato lockdown, anche territoriale, come annunciato ieri dal Presidente Conte.

Iuri Campofiloni (Fiom Cgil) Flavia Capilli (Fim Cisl)

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