La Rsu Ataf: “Troppi assembramenti sui bus”
“Da alcuni giorni si registrano numerosi episodi di superamento del numero massimo di passeggeri a bordo delle vetture Ataf a Firenze, rispetto a quanto previsto in merito al contrasto della diffusione del virus Covid-19”. A denunciare la situazione è RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) Ataf Gestioni.
“Il problema ci risulta frequente soprattutto su alcune linee (2, 6, 14, 17, 20, 23, 30 e 35 nel tratto da Leopolda fino al Bivio) ed evidenzia quanto stia riprendendo la circolazione delle persone, probabilmente anche al di fuori delle deroghe consentite. I conducenti di linea si sono trovati più volte in difficoltà e pertanto hanno chiesto, anche attraverso il lavoro di questa RSU, come doversi comportare in caso di superamento del numero limite di passeggeri o di presenza di persone a bordo senza la mascherina”.
“Il relativo comunicato aziendale n° 13 del 20 aprile 2020 ed il Regolamento di Esercizio, seppure pienamente in linea con i DPCM e le ordinanze riferite all’emergenza Covid-19, ci sembrano non sufficienti alla risoluzione del problema. Pertanto un intervento degli Enti Pubblici preposti alla concessione e al controllo del servizio, ci sembra più che mai necessario”.
Tra le richieste, un aumento della frequenza dei mezzi. “La Rsu ritiene indispensabili i seguenti provvedimenti, anche in vista della cosiddetta “Fase 2”: Aumento del livello di servizio, con una maggiore frequenza di transito degli autobus – Istituzione di un’apposita figura professionale che si occupi del controllo degli accessi – Utilizzo del cartello “Completo” in caso di numero massimo di passeggeri – Blocco della vettura (oppure uno specifico protocollo) in caso di presenza a bordo di una persona senza mascherina o di eccessivo numero di passeggeri”.
Dice Michele Lulurgas (membro Rsu Ataf per la Filt Cgil): “Ci aspettiamo quanto prima, non solo dall’azienda, ma anche dalla Regione, un aumento del servizio sulle linee più trafficate, o comunque dei rinforzi al servizio utili ad evitare assembramenti, direttive sul comportamento da tenere in casi di sovraffollamento ed un serio supporto sia da parte di personale sanitario che eventualmente delle forze dell’ordine nei punti nevralgici. Va coniugato il diritto alla mobilità, con quello, altrettanto imprescindibile, alla salute. Si programmi poi, anticipatamente e con lungimiranza, la fase 2 nel settore dei trasporti, partendo dal punto fermo della separazione dei lavoratori dall’utenza”.