Piazza virtuale, Simone Fana: “Produttività materia di conflitto”

Per l’iniziativa “Piazza virtuale” (un dibattito pubblico per la circolazione di idee per la Fase2 dell’emergenza Covid19) la Cgil di Firenze ha chiesto a Simone Fana (Jacobin Italia) di approfondire la questione dell’attuale modello di sviluppo e dei suoi elementi distorsivi: dalla riduzione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori alla questione dei bassi salari per mantenere competitive nel mercato internazionale le aziende italiane.
Scrive Fana: “Bisogna da un lato rafforzare il potere dei lavoratori nella gestione dei turni, nella stessa organizzazione della filiera, portando il conflitto dentro le scelte di investimento delle imprese, recuperando nella formazione un terreno di consapevolezza dei meccanismi di organizzazione della produzione.
Dall’altro, occorre un lavoro sul quadro nazionale, in cui si apra un conflitto sulle linee di intervento economico dello Stato, sulla programmazione degli investimenti e la stessa definizione dei livelli di produttività, rompendo con l’idea malsana che la produttività è una materia da contrattare in azienda. La produttività deve tornare ad essere materia generale di conflitto politico e sindacale tra parti di società che hanno interessi diversi“.

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