Violenza sulle donne, la campagna del Chianti fiorentino
Tavolo per le Politiche di Genere
Comuni di Bagno a Ripoli – Barberino Tavarnelle – Greve in Chianti – Impruneta – San Casciano in Val di Pesa
CGIL Chianti, SPI Firenze, CISL-FNP Chianti, UIL Firenze
Comuni e rappresentanze sindacali lanciano una nuova campagna antiviolenza nella fase dell’emergenza epidemiologica
“Liberati dalle spine della violenza. Chiama il 1522”
Il Tavolo per le Politiche di genere realizza e distribuisce agli operatori economici aperti materiale informativo a sostegno delle donne vittime di violenza (Impruneta, Bagno a Ripoli e Chianti fiorentino)
Non sei sola, soprattutto ai tempi del Coronavirus, e insieme possiamo liberarti. L’essenza di una donna incatenata dalla violenza, paragonata a quella di una rosa priva di vita, è preziosa e non deve lasciarsi appassire dalle sue stesse spine. È il messaggio, legato al numero antiviolenza 1522, che cinque comuni dell’area fiorentina, Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano in Val di Pesa insieme alle organizzazioni sindacali CGIL Chianti, SPI Firenze, CISL-FNP Chianti, UIL Firenze, rivolgono a tutte le donne vittime di violenza intra ed extradomestica.
È nata dagli obiettivi della rete istituzionale del Tavolo per le Politiche di Genere, promosso dalle assessore Laura Cioni, Marina Baretta, Francesca Cellini, Maria Grazia Esposito e Consuelo Cavallini e dalle rappresentanti sindacali Laura Scalia, Maria Grazia Viganò, Daniela Borselli e Paola Vecchiarino l’idea di una nuova campagna di sensibilizzazione, realizzata con la diffusione di materiale informativo prodotto dai Comuni, tesa al coinvolgimento della comunità ed in particolare degli operatori economici, nel ruolo di veicoli informativi.
“Anche da casa possiamo alzare la voce – dichiarano le amministratrici e le rappresentanti sindacali – per tutelare i più deboli e porre l’accento sulle situazioni di fragilità che ora più che mai avrebbero bisogno di un punto di ascolto, di una forma di sostegno concreta contro l’aggressività, i soprusi e la prevaricazione. Ci rivolgiamo in particolare a tutte quelle donne del nostro territorio che sono tenute sotto scacco dalla prepotenza di un marito, un fidanzato, un parente, un amico, un collega di lavoro. Non abbassate la guardia, non rinunciate al vostro diritto di essere libere, fatevi aiutare e chiamate il servizio di pubblica utilità 1522”.
LA CAMPAGNA DEL TAVOLO PER LE POLITICHE DI GENERE
Nell’attuale fase dell’emergenza, le condizioni di isolamento e le misure restrittive, necessarie al contenimento e al contrasto del contagio da Coronavirus, possono amplificare il rischio di violenza domestica ai danni delle donne. Da qui la necessità delle amministrazioni comunali e delle rappresentanze sindacali di tenere alta l’attenzione sul tema, rafforzare e diffondere capillarmente sul territorio la campagna di comunicazione con il supporto degli stessi cittadini.
“La convivenza forzata e continuativa – aggiungono – potrebbe contribuire ad alimentare tensioni soprattutto in quelle realtà che di per sé vivono situazioni di criticità. Continuiamo a lavorare attraverso la messa in campo di tutte quelle azioni possibili a tutela delle donne vittime di violenza domestica. Ricordiamo il numero nazionale 1522, attivo h24, anche durante l’emergenza Covid-19. Chiediamo agli operatori economici dei nostri territori di apporre alle vetrine, all’esterno e all’interno dei negozi, il materiale informativo che provvederemo a stampare e consegnare a tutte quelle attività alle quali è consentita l’apertura al pubblico, nel rispetto delle normative ministeriali”.
IL NUMERO VERDE 1522
Il 1522 è un servizio nato nel 2006, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, poi esteso nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009 modificata nel 2013 in tema di atti persecutori, ad un’azione di supporto nei confronti delle vittime di stalking “E’ uno strumento fondamentale da utilizzare anche in questo difficile momento – precisano le amministrazioni comunali e le organizzazioni sindacali – il numero di pubblica utilità accoglie le vittime di violenza offrendo una prima risposta ai bisogni ed erogando informazioni e orientamenti verso il centro antiviolenza più vicino e i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio. Il servizio 1522 di fatto costituisce un punto di convergenza delle attività di contrasto alla violenza di genere e stalking e non si limita, con l’approccio telefonico che lo caratterizza, a far emergere la domanda di aiuto ma permette un graduale avvicinamento delle vittime ai servizi necessari, garantendo l’anonimato”.
“Lavoriamo uniti, donne, uomini, riempiendo di significato il ruolo della solidarietà collettiva – concludono – solo così riusciremo a garantire un punto di riferimento territoriale alle persone vittime di violenza. Ciò che conta fare è telefonare. Un gesto che può salvare la vita a chi ce l’ha appesa ad uno sguardo, una parola, costretta alla dipendenza fisica, economica, psicologica del compagno. Fermiamo insieme la violenza e non lasciamo che si aggravi nell’emergenza sanitaria”.
Il 1522 è un numero gratuito accessibile da rete fissa e mobile. Esiste anche una App 1522 Antiviolenza e stalking per poter parlare con le operatrici specializzate. Info: www.1522.eu.