Appalti pubblici nell’Empolese, allarme di Cgil e sindaci
Per meno di 20 persone, da decenni impiegate nelle pulizie degli uffici comunali a Empoli, Castelfiorentino e Certaldo, non verrà applicato un contratto con articolo 18 nonostante il protocollo firmato tra sindacati e Comuni dell’Empolese Valdelsa lo caldeggi. Per questo oggi nei locali della Camera del Lavoro Cgil all’interno del Centro Empoli è stata tenuta una conferenza alla presenza dei sindaci Brenda Barnini (Empoli) e Alessio Falorni (Castelfiorentino). Per un impegno non è potuto essere presente Giacomo Cucini (sindaco di Certaldo). L’appalto è stato affidato a tre aziende per i tre comuni nel 2017, la Città Metropolitana di Firenze era la stazione appaltante. Il protocollo degli appalti è stato siglato nel 2019 e da poche settimane è stato dato il via al contratto triennale. La Cgil chiede che venga applicato l’articolo 18 come da protocollo, tra l’altro senza oneri aggiuntivi. Le aziende vincitrici (Operosa, Copma e Colser, con sedi a Bologna, Ferrara e Parma) respingono la richiesta affermando che non è previsto da contratto e non possono farlo. Per Donatella Galgani e Paolo Grasso di Filcams e Fp Cgil la questione è inammissibile: “Vogliamo dare gambe a quel protocollo, l’appoggio oggettivo dei sindaci qui presente è davvero importante”, spiega Galgani.”Senza articolo 18 la fragilità sul lungo periodo è maggiore per il lavoratore. Non avendo la tutela sul licenziamento per giusta causa, chi si assume le responsabilità sindacali o per la sicurezza? La questione è concreta e i lavoratori partecipano meno alla vita attiva del sindacato per timore di licenziamenti”. Ricordiamo che chi è assunto con contratto a tutele crescenti, nelle aziende con più di 15 dipendenti, non ha diritto al reintegro in caso di licenziamento illegittimo, ma solo a un indennizzo di natura economica che cresce con l’anzianità di servizio. Indennità che con una recente sentenza della Suprema Corte è stata considerata incostituzionale. Il sindaco Falorni ha spiegato: “Questo è un momento difficile per le famiglie e per la situazione economica e sociale, avere diritti garantiti è elemento di principio importante”. Barnini ha commentato: “Questa di oggi è un’amara constatazione, siamo dalla stessa parte dei sindacati. La scrittura dei protocolli rischia di rimanere cornice di riferimento che non puoi esigere perché non è una legge. Se quel tipo di percorso non fosse un’esperienza solo locale, quella scusa verrebbe meno. Dobbiamo alzare argini di più da tutte le parti. In questo caso si dà per scontato l’insicurezza e la precarietà delle persone”. In una nota stampa Cucini ha affermato: “L’amministrazione comunale è totalmente a fianco della CGIL in questa battaglia a sostegno dei lavoratori e della loro tutela. E’ fondamentale che nei contratti stipulati con la pubblica amministrazione ci siano tutte le caratteristiche del protocollo di intesa che come sindaci dell’Empolese Valdelsa abbiamo firmato con i sindacati. Confidiamo che presto si possano inserire anche in questo contratto tutte quelle tutele, importanti per tutti ma in particolar modo per i lavoratori di aziende che hanno appalti pubblici”.
(fonte: gonews.it)