Aule strette e classi numerose, la Flc Cgil: “Senza interventi, rischio didattica a distanza”

Lezioni da casa, scuole in rivolta. Aule troppo strette e classi numerose, l’allarme della Flc Cgil Firenze: “A settembre molti istituti superiori saranno costretti a riattivare la didattica a distanza”. I presidi alle prese con i tagli dei docenti e il reperimento di banchi singoli. «Nonostante i presidi stiano facendo sforzi enormi misurando col metro classe per classe o buttando giù pareti per allargare aule e riconvertire laboratori, gli spazi non bastano per accogliere tutti gli studenti – denuncia Emanuele Rossi, segretario generale della Flc Cgil Firenze -. Questo però non vuol dire che ci dobbiamo arrendere. È fondamentale trovare delle alternative per i ragazzi, altrimenti rischiamo di perderli per strada». Un appello che arriva dritto alla Città metropolitana, cui spetta la competenza per le scuole superiori: «Abbiamo chiesto un incontro al più presto perché vogliamo risposte – insiste Rossi -. Devono essere trovati spazi a tutti i costi. Che si tratti di teatri, sale conferenze degli alberghi o aziende, la cosa fondamentale è che gli alunni si incontrino e confrontino e che non siano tenuti a casa seduti al computer».

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