Covid, allarme Fp Cgil: “Ospedali fiorentini verso il collasso”

Covid e sanità, l’allarme di Fp Cgil Firenze: “Gli ospedali della Usl Toscana Centro stanno andando al collasso, senza interventi straordinari ci saranno conseguenze insostenibili”

Da una settimana tutti i presidi ospedalieri della zona fiorentina e della USL Toscana Centro sono investiti in pieno dall’ondata di ricoveri covid che sta mettendo in ginocchio l’intero sistema ospedaliero.
I reparti Covid sono pieni da giorni in tutti i presidi ospedalieri, l’apertura di nuovi posti letto (16 a Torregalli, 10 a Ponte a Niccheri) risulta impossibile a causa della mancanza di personale infermieristico e OSS.

Chiediamo assunzioni subito. Serve velocità da parte di Estar nel fornire i nomi dei vincitori delle graduatorie in essere, le lungaggini burocratiche nel reclutamento dei vincitori, fino a 30 giorni dopo la lettera di chiamata, rendono impossibile non solo l’apertura di nuovi posti letto, ma anche il mantenimento delle dotazioni minime ed essenziali nei reparti ospedalieri.
Serve che la Regione faccia un atto che obblighi le aziende private a rinunciare il preavviso e permettere ai lavoratori che vengono chiamati dal SSR di entrare in servizio immediatamente senza avere penalizzazioni. che in alcuni casi ammontano anche a 2000 euro. Così come serve una programmazione per evitare di assegnare i neo assunti in altre province rispetto alla loro residenza.

Occorre fare sistema. Le Aziende della sanità privata e i gestori di RSA si devono adoperare immediatamente per reclutare il personale necessario per coprire le carenze, non è pensabile che in una situazione di difficoltà come quella che stiamo vivendo si assista a continue richieste di personale pubblico per coprire le carenze delle strutture private.
Questo tipo di richieste, insieme al mantenimento delle attività ordinarie e all’alto numero di lavoratrici e lavoratori che si stanno contagiando tra le professioni sanitarie, più di 250 nella sola USL Toscana Centro, lascia i reparti ospedalieri in ginocchio.

Alle carenze di personale si aggiungono le difficoltà organizzative con l’aumento del rischio di contagio sia per i lavoratori e per gli utenti. La mancanza di posti letto Covid negli ospedali determina il rischio di tenere i pazienti Covid all’interno dei pronto soccorso aziendali troppo a lungo, con il pericolo che questo può comportare nella promiscuità con gli altri pazienti non covid.

Nel Presidio Ospedaliero di Ponte a Niccheri gli stessi operatori sono costretti, per mancanza di un’area pulita all’interno dei reparti, a togliersi le pesanti tute DPI nei terrazzi privi di copertura al freddo e sotto la pioggia, ed anche il semplice guasto di un ascensore può vanificare il rispetto dei percorsi separati tra pazienti Covid e non Covid (pulito/sporco).

Nel Presidio Ospedaliero di Torregalli ci scontriamo con impianti vetusti quando i locali individuati per incrementare i posti letto Covid necessitano di ossigeno e macchine a ventilazione assistita.

Serve attenzione per garantire la sicurezza e la salute degli operatori sanitari, con test periodici, così come per i pazienti dei reparti Covid free che devono essere preservati dal contagio.
Non sono tollerabili mancanze di forniture di DPI, deve essere garantito l’approvvigionamento in maniera costante nei prossimi mesi. Ad oggi la Regione, colpevolmente incapace di percepire la drammatica situazione in atto, non ha attuato tutte le dovute misure straordinarie che da giorni chiedono le Organizzazioni sindacali, come ad esempio l’attivazione di misure straordinarie per assumere il personale in modo rapido o la rimodulazione delle attività ambulatoriali non urgenti e differibili.
Il picco pandemico di questa nuova ondata è previsto fra alcune settimane, se non saranno prese immediate misure straordinarie le conseguenze per la nostra realtà saranno insostenibili.

Firmato: Fp Cgil Firenze (riferimento Simone Baldacci)

LA PRECISAZIONE

Nel comunicato del 30 ottobre 2020, nel chiedere assunzioni urgenti di personale, abbiamo affermato che serve velocità da parte di Estar nel fornire i nominativi e denunciato il fatto che le lungaggini burocratiche nel reclutamento dei vincitori incidono sulla capacità di aprire nuovi posti letto e mantenere le dotazioni ai reparti in essere.
Per completezza e maggiore chiarezza ci teniamo a precisare che le procedure di assunzione del personale sanitario sono il frutto del lavoro coordinato tra Ente regionale, Estar e tutte le Aziende Sanitarie Ospedaliere e Territoriali della Toscana.
A nostro avviso serve che il sistema sia dotato di ulteriori strumenti , idonei a rispondere alle esigenze imposte dall’emergenza. Estar applica le procedure previste dalle norme che prevedono la presa di servizio dopo 30 giorni pena l’esclusione dalla graduatoria; per l’emergenza è stata applicata una procedura straordinaria con la quale la presa di servizio avviene entro 7 giorni ma, a tutela del lavoratore, senza decadenza dalla graduatoria. Alle questioni poste dai tempi dettati dalle norme si aggiunge il nodo del preavviso che i lavoratori devono dare nel caso in cui siano dipendenti di strutture private. Vista l’indisponibilità da parte di quasi tutte le aziende private di dare la possibilità di rinunciare al preavviso la procedura in emergenza, sempre a tutela dei lavoratori, prevede la possibilità di entrata in servizio comunque entro 30 giorni. Come abbiamo già detto nei giorni scorsi, serviva una programmazione di richiesta di assunzioni del personale diversa.
Inoltre, in questa fase, è fondamentale proprio il ruolo della Regione Toscana che con Ordinanze del suo Presidente potrebbe velocizzare ulteriormente le assunzioni con modalità di urgenza ed indirizzare la programmazione delle Aziende.
La nostra richiesta di rapidità è un appello al sistema della sanità toscana per trovare ogni modalità di coordinamento che possa immettere lavoratori nel SSR.
Il coordinamento tra Assessorato alla Sanità, Estar e Aziende del Sistema Sanitario Regionale è fondamentale, sappiamo che le lavoratrici e i lavoratori che si occupano di assunzioni hanno gestito in questo ultimo anno, anche in modalità proibitive come nel periodo del lockdown, un numero enorme di procedure concorsuali e di assunzioni, e si auspica che con il riaprirsi dell’emergenza sanitaria si possano adottare le modalità più rapide ed efficaci possibili per assumere personale.

FP CGIL Firenze

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