“L’assenza spettacolare”, i lavoratori dello spettacolo in presidio a Firenze

I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo in piazza Santissima Annunziata a Firenze: secondo Slc Cgil e Cisl-Uil di categoria “la chiusura del settore fino al 24 novembre rischia di assestare un colpo mortale e irreversibile al futuro della produzione culturale italiana. Tutto il comparto è in grandissima difficoltà! Chiediamo risposte e risorse certe”

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Dpcm: a Firenze centinaia di lavoratori spettacolo in piazza. Presente anche assessore. Richiesta ristori e ascolto

Oltre 300 lavoratori del settore dello spettacolo hanno manifestato oggi in piazza Santissima Annunziata a Firenze contro la chiusura imposta dall’ultimo Dpcm. A scendere in piazza con striscioni, bare di cartone a simboleggiare la morte del comparto, e cartelli molte anime del comparto: dal teatro alla danza, dalla lirica, alla musica, compresi i lavoratori dell’indotto. Oltre a Slc Cgil Toscana, Fistel Cisl Toscana e Uilcom Uil Toscana presenti anche realtà come Assolirica, Adi, le cooperative di shownet, Professione spettacolo Toscana ovest, Auf, Bauli in Piazza, 360 Live Crew Net e Assodanza. Tra le richieste: ristori certi e immediati, la stabilizzazione dei precari e l’apertura di un tavolo permanente. “In questi mesi – ha spiegato Giannella Sensi del direttivo di Assodanza Italia – abbiamo cercato di seguire tutte le linee guida e la cosa che ci dispiace è la chiusura del nostro settore in cui non c’è stato un caso di Covid, era in sicurezza e potevamo continuare. Se stiamo chiusi per troppo tempo la maggior parte delle nostre realtà chiuderà definitivamente”. Stesse preoccupazione sul fronte del teatro. Secondo Isabella Pregliasco del teatro Puccini “non andremo verso una riapertura in tempi brevi, quindi chiediamo al governo di non dimenticarsi di questo settore fatto da tanti dipendenti, ma anche un grande indotto”. In piazza a fianco dei lavoratori anche l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi: “Sono qua per dare solidarietà, ma anche sostegno, per manifestare la volontà di dialogo, per lavorare insieme e trovare soluzioni. Con il governo c’è un dialogo aperto da subito, credo che non sia il momento della polemica, questa è una piazza attenta, rispettose e distanziata che però vuole mandare un messaggio chiaro: che non arriva un segnale di ristoro immediato questi sono mondi che rischiano una sofferenza fatale”.

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