Fincantieri acquisisce Inso e Sof, la Fiom Firenze: “Passo importante”

Fincantieri: acquisirà la società Inso Bono: “operazioni dentro nostro processo di crescita”

Fincantieri, attraverso la sua controllata Fincantieri Infrastructure, rileverà INSO – Sistemi per le Infrastrutture Sociali S.p.A., e la sua controllata SOF, parte del gruppo Condotte, in amministrazione straordinaria dal 2018. Fincantieri Infrastructure procederà con la costituzione di una NewCo al cui capitale parteciperanno la stessa azienda in misura tendenzialmente pari al 90%, e Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. (“SICI”), in rappresentanza della Regione Toscana, per la restante quota. “Questa operazione – ha commentato l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono – si inquadra nel continuo processo di crescita e di ampliamento delle nostre competenze, e consentirà ad INSO di allargare la sua offerta anche attraverso le esperienze che il nostro Gruppo ha sviluppato nel settore dell’elettronica. Nel contempo, dal punto di vista commerciale, la rete di relazioni che Fincantieri ha stabilito in tutto il mondo agevolerà e consoliderà la presenza di INSO nel mercato, perché la società potrà valersi della capacità di Fincantieri di sostenerne l’attività operativa e lo sviluppo”. Secondo il governatore della Toscana “Si tratta di un’operazione non speculativa che, salvando INSO, in realtà crea i presupposti per delle ricadute industriali aggiuntive nel territorio su cui avremo modo di lavorare assieme a Fincantieri”. INSO, fondata negli anni ’60 e parte del gruppo Condotte dal 2012, è specializzata nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie nei settori della sanità, dell’industria e del terziario. Con un’esperienza maturata con realizzazioni in più di 20 paesi nel mondo, INSO attualmente vanta nel proprio portafoglio commesse sia in Italia (la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di San Gavino, di Cisanello a Pisa, di Vimercate, e il nuovo carcere di Bolzano) che all’estero (Cile, Francia, Grecia, Qatar, Algeria). (ANSA).

Il commento di Stefano Angelini di Fiom Cgil Firenze: ““Finalmente un passo importante per la ripresa del processo produttivo di Inso Spa e Sof Spa. Dopo svariati mesi di attesa ed incertezza e numerosi rinvii di vendita, una nuova società, composta al 90% Fincantieri e al 10% Sici (il gestore di fondi d’investimento che ha come socio di riferimento al 31% Fidi Toscana, partecipata al 49% dalla Regione Toscana), rileverà entrambe le società, specializzate nella costruzione e manutenzione di ospedali. Per noi è importante sottolineare due punti. Il primo che l’operazione Fincantieri-Regione-Sici nasce con l’obiettivo di coniugare la soluzione di una crisi aziendale con una strategia di sviluppo e di salvaguardia del patrimonio industriale del territorio. L’intervento temporaneo di un investitore “pubblico” di minoranza è nuovo per la Regione Toscana e per questo crediamo che, se andrà a buon fine, possa essere una premessa per la stessa Regione di estendere questa modalità di risoluzione ad altre vertenze, tanto più in una fase di crisi come questa. Il secondo è che la riassunzione di tutti i 450 lavoratori e la garanzia del mantenimento per tre anni dei livelli occupazionali sono punti imprescindibili sui quali, come Fiom Cgil di Firenze, vigileremo costantemente. Chiediamo di convocare al più presto un tavolo con i nuovi soggetti per l’illustrazione di un piano industriale in grado di rilanciare l’attività in maniera seria e responsabile. Dobbiamo dare certezze ai lavoratori, pertanto è una nostra priorità conoscere attraverso quali linee guida la dirigenza pensa di ripartire per salvaguardare queste due realtà così importanti e strategiche per la sanità pubblica italiana in una fase come quella attuale in cui l’emergenza coronavirus ha confermato la necessità di spingere con forza sullo sviluppo di nuove infrastrutture nel settore sanitario. Vogliamo ringraziare le Istituzioni per il ruolo svolto in questa vertenza, ma soprattutto i lavoratori per la loro tenacia nel costruire un altro pezzo di questo percorso”.

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