Grandi superfici di vendita aperte nel weekend, allarme Filcams Cgil

Misure anti Covid, la Filcams Cgil Firenze: “Ok la chiusura dei centri commerciali nel weekend, ma temiamo per le grandi superfici di vendita aperte: vigileremo sul rispetto della norme di sicurezza”

Non possiamo che essere favorevoli alla scelta di chiudere i centri commerciali nel fine settimana, del resto in pieno lockdown a marzo proprio noi sostenevano che andare a fare la spesa non doveva rappresentare l’occasione di fare una passeggiata… oggi si è finalmente compreso, fatti alla mano, che la voglia di fare shopping e giratine a volte prevale sul senso civico a cui il presidente del Consiglio fa ripetutamente appello. Eppure siamo ancora qui a denunciare che sono ancora molti i comportamenti scorretti, le mascherine indossate sotto il naso, la “finta” di igienizzarsi le mani all’ingresso dei negozi e, rieccoci, la fila per fare shopping.
Bene che si sia chiuso i centri commerciali che, come da evidenze scientifiche, rappresentano luoghi in cui il contagio rischia di diventare fuori controllo, oggi però temiamo anche per quelle “grandi superfici di vendita” che non sono sulla carta centri commerciali ma luoghi in cui si riversano migliaia di persone al giorno, e luoghi in cui quanto previsto dall’ultimo DPCM può essere rispettato solo in parte, sempre che ce ne sia la volontà. Come si fa a stabilire quale sia il tempo necessario per gli acquisti in certe grandi superfici di vendita, nelle aziende di retail dove il rituale di vendita dura ore, e dove la sanificazione dei capi provati è sparita dalla discussione? Impossibile da fare, allora non si fa.
In questi luoghi le lavoratrici e i lavoratori temono l’assalto, nel vero senso della parola. Vero che gli ingressi sono limitati a un numero massimo di persone alla volta, ma le ondate saranno tante e ripetute e lo stress e la paura di chi lavora in questi posti sale, paurosamente sale, come a marzo e forse di più.
Vigileremo sullo stato delle cose e saremo ancora una volta pronti a denunciare condizioni tali da rappresentare un rischio per la salute fisica e psichica delle lavoratrici e dei lavoratori, che da mesi lamentano allentamenti inopportuni. Lo avevamo detto. Non allentate. Eppure la rincorsa di molti a recuperare quegli incassi perduti ha prodotto in molte aziende del commercio anche la riduzione di ore dedicate alle pulizie, alla sanificazione, e quindi rieccoci al punto di partenza. E se non fosse per l’ordinanza della Regione Toscana, saremmo qui a lottare ancora per cercare di capire la ratio che aveva aumentato i numeri di accessi possibili nei negozi. E siamo certi che quegli allentamenti siano in parte responsabili anch’essi della ripresa dei contagi.
La Filcams Cgil resta in campo quindi, come a marzo, per dare voce a chi ormai è stato cancellato dalla agenda politica, ma non ce ne faremo una ragione, perché quelle lavoratrici, quei lavoratori non sono parte dell’arredamento. Loro non hanno scelta, non possono allontanarsi, devono indossare la mascherina per intere giornate, devono rispettare orari e regole impartite da datore di lavoro. Chiediamo alle istituzioni, alle aziende e ai cittadini di portare loro rispetto. Quello che vogliono è rispetto, e pretendono di lavorare in sicurezza. Noi siamo qui al loro fianco e sosterremo la loro battaglia di civiltà.

Firmato: Filcams Cgil Firenze (riferimento Francesca Battistini)

Pulsante per tornare all'inizio