Multiservizi, sciopero e presidio in Santa Croce a Firenze per il Contratto

Imprese pulizia, servizi integrati e Multiservizi: oggi sciopero con presìdi in tutta la Toscana con Filcams Cgil e Cisl-Uil di categoria (a Firenze flash mob in piazza Santa Croce). Si tratta di una mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto scaduto da oltre 7 anni

GUARDA IL SERVIZIO DEL TG3 RAI TOSCANA

Oggi hanno incrociato le braccia per l’intero turno di lavoro gli oltre 600mila addetti del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi (sono oltre 50mila i lavoratori coinvolti in Toscana). La mobilitazione nazionale, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, segue le iniziative territoriali delle ultime settimane e la grande manifestazione del 21 ottobre scorso, in risposta all’indisponibilità delle associazioni datoriali e delle imprese del settore a rinnovare il contratto collettivo nazionale scaduto da oltre 7 anni.
I sindacati hanno stigmatizzano la mancanza di riscontro alle numerose sollecitazioni di ripresa dei negoziati per concludere positivamente il percorso di rinnovo avviato nel mese di giugno, sulla scia della prima ondata della pandemia da Covid-19.
Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo ritenuto essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che senza la loro opera, non sarebbe possibile.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti puntano il dito contro il dietrofront delle rappresentanze datoriali del settore che opera prevalentemente negli appalti pubblici. Non rispettando gli impegni e gli affidamenti, hanno fatto saltare tutti gli incontri programmati, producendo una strumentale dilatazione dei tempi negoziali, mettendo in discussione diritti e tutele e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso. Tutto questo nonostante molte imprese, con la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, continuando a sfruttare il senso di responsabilità, il grande impegno, i sacrifici, la professionalità e la dedizione di centinaia di migliaia di lavoratori, per il 70% donne, con salari esigui, orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte realtà.
In questo scenario è inaccettabile che si continui a impedire il rinnovo del contratto nazionale, che finora ha permesso a molte imprese “risparmi” milionari, scaturiti da sette anni e mezzo di mancati adeguamenti delle retribuzioni dei lavoratori. L’emergenza pandemica ha evidenziato l’importanza del lavoro di questi lavoratori definiti cavalieri ed eroi, ma che non hanno bisogno di titoli ma del giusto riconoscimento del lavoro prestato e di maggiori diritti e tutele con il rinnovo del contratto nazionale.
In Toscana oggi sono state organizzate iniziative territoriali unitarie che hanno coinvolto le lavoratrici ed i lavoratori del settore per evidenziarne l’importanza strategica, soprattutto in questa delicata fase sanitaria.

I presìdi che si sono svolti oggi in Toscana:

AREZZO: presidio Prefettura 10-12;
FIRENZE: presidio Piazza Santa Croce 10-12 con conferenza stampa;
GROSSETO: presidio Ospedale Grosseto 10-12;
LIVORNO: presidi 3 ospedali di Livorno, Piombino, Cecina con FP 10-12;
LUCCA: presidio Ospedale Versilia con FP 10-12 ;
MASSA CARRARA: presidio Prefettura 10-12;
PISA: presidio Ospedale Cisanello con FP 10.30-12.30;
PISTOIA: presidio Confindustria Pistoia 10-12;
PRATO: presidio Piazza Duomo 10-12;
SIENA: presidio in piazza Duomo fronte Prefettura 10-12

Pulsante per tornare all'inizio