Sciopero dei metalmeccanici, le iniziative fiorentine

Per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: anche Firenze si è mobilitata oggi nello sciopero unitario tra flash mob, iniziative e presìdi

Oggi, ad un anno esatto dall’inizio delle trattative, i metalmeccanici di Firenze si mobilitano per il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal, scaduto ormai da 10 mesi.
In particolare lo sciopero dei metalmeccanici vuole essere una risposta all’irresponsabilità di Federmeccanica e Assistal, che il 7 ottobre hanno interrotto il tavolo di trattativa, per chiedere alle associazioni imprenditoriali un cambio di passo e ottenere risposte concrete alle nostre richieste di aumento del salario, che consentirebbe un rilancio dei consumi in un momento di emergenza del Paese e che, oltretutto, i lavoratori si aspettano da questo rinnovo contrattuale.

La mobilitazione dei metalmeccanici pone al centro sei questioni fondamentali: la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali e la contrattazione dello smart-working.

A Firenze, nei giorni più difficili del lockdown, sono stati i lavoratori metalmeccanici a tutelare l’interesse generale, difendendo la salute e la sicurezza delle persone, l’industria e l’occupazione. L’incertezza determinata dalla crisi sanitaria, economica e sociale non può continuare a ricadere su coloro i quali hanno assicurato, fino ad oggi, la continuità produttiva delle aziende. Adesso dobbiamo difendere il Contratto Nazionale, poiché i lavoratori metalmeccanici hanno il diritto di essere tutelati non solo normativamente ma anche economicamente.

Fim, Fiom e Uilm di Firenze non arretrano e a sostegno di una rapida riapertura del tavolo di trattativa, nell’ambito dello sciopero nazionale di 4 ore di oggi e nel rispetto delle norme anti Covid-19, è stata messa in campo in campo una serie di mobilitazioni:

– in piazza Santa Croce a Firenze, alle ore 10.00, flash mob dei lavoratori e delle lavoratrici;
– alle 14.30 a Castelfiorentino, presso il Bar Puppino (via Galvani, 2), iniziativa con i metalmeccanici dell’Empolese Valdelsa col Segretario Generale Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi a nome di Fim, Fiom Uilm territoriali;
– in contemporanea, sull’intero territorio fiorentino, presìdi davanti ai cancelli di 4 ore

COSI’ IN ANSA

Un flash mob in piazza Santa Croce con i lavoratori seduti accanto alla bandiera del loro sindacato, a formare la parola “contratto”, quello nazionale dei metalmeccanici che non è stato ancora rinnovato: questa la manifestazione indetta oggi a Firenze da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, nell’ambito della mobilitazione nazionale della categoria. In piazza anche l’assessore comunale al lavoro, Benedetta Albanese, per “sostenere la battaglia dei lavoratori” in un momento reso delicato dalla pandemia. “Abbiamo deciso nonostante un periodo complicato – ha detto Alessandro Beccastrini (Fim-Cisl) – di continuare la protesta in modi alternativi: ultimamente è importante segnare una differenza rispetto a un modo di protestare che non ci è mai appartenuto”. Per Daniele Calosi (Fiom-Cgil) “negare ai lavoratori il rinnovo del contratto significa negare la loro dignità, Confindustria ha un atteggiamento arrogante di fronte a lavoratori che hanno mandato avanti il Paese nella fase più difficile della pandemia”. I metalmeccanici dunque “si sono mobilitati – ha affermato Davide Materazzi (Uilm-Uil) per dare un segnale forte a dei padroni incoscienti che non vogliono rinnovare il contratto, che invece va salvaguardato perché serve per il futuro nostro e dei nostri figli”. (ANSA).

LA NOTA DEI SINDACATI

Sciopero in modalità anti covid per i metalmeccanici, che protestano anche a Firenze in occasione della mobilitazione nazionale contro il mancato rinnovo del contratto con Federmeccanica. Centinaia di lavoratori della provincia fiorentina hanno aderito al pacchetto di 4 ore (in molte aziende hanno esteso lo sciopero anche a 8 ore per l’intera giornata), ritrovandosi davanti ai cancelli nel rispetto del distanziamento sociale e, in contemporanea, organizzando un flash mob statico in Piazza Santa Croce a Firenze.
Peraltro questo rinnovo contrattuale porta con sé una forte carica simbolica nei rapporti tra sindacati e mondo industriale, poiché quello dei metalmeccanici è da sempre considerato il contratto “pilota” per gli altri.
Sono oltre 20.000 i lavoratori a Firenze che attendono il rinnovo del contratto Federmeccanica, abbiamo effettuato circa 200 assemblee in 140 aziende, di cui molte a distanza o in modalità mista.
Massiccia è stata la partecipazione allo sciopero: solo per citarne alcune, ci sono state adesioni all’85% al Nuovo Pignone, all’80% alla Leonardo, al 75% alla Laika, all’80% alla Dorin e al 90% a La Fortezza.
Deve avere fine questa cultura per cui il lavoratore è solo un costo e non un bene su cui investire. Una parte degli industriali sta usando la crisi sanitaria per tenere bassi i salari e ciò è inaccettabile. Questo sciopero deve riportare le aziende nella trattativa: le imprese devono diventare parte attiva del confronto e dire che il contratto si deve fare. Dobbiamo portare Federmeccanica a una maggiore responsabilità. La stessa responsabilità che hanno avuto i lavoratori nella fase più drammatica della pandemia, superando le paure e sostenendo la produzione. Nella nostra piattaforma esistono molti strumenti per dare risposte alla crisi, le aziende hanno accumulato ricchezza: è arrivato il momento di ridistribuirla con aumenti salariali certi.
Ringraziamo Giovanni Bettarini e Lorenzo Zambini della Città Metropolitana e la neo Assessora al Lavoro di Firenze Benedetta Albanese per aver portato sostegno e solidarietà alla causa dei metalmeccanici fiorentini.

Fim, Fiom, Uilm di Firenze

Pulsante per tornare all'inizio