Cartelli anti pillola abortiva, il Coord.Donne Cgil chiede (e ottiene) la diffida dal Comune

Dopo aver fatto la sua apparizione in diverse città italiane, anche a Firenze sono apparsi i cartelli anti aborto dell’associazione “Pro Vita e Famiglia”, nel quale compare una donna che, come Biancaneve, viene avvelenata da una mela. Il messaggio è chiaro: la RU-486, la pillola abortiva, è paragonata a del veleno. Fuorviante anche l’hashtag utilizzato #dallapartedelledonne in un caso come questo in cui si vuole solo condizionarle e decidere per loro.
Ricordiamo però che l’interruzione volontaria di gravidanza è legale in Italia in base alla legge 194 del 1978, fortemente voluta dalle donne.
Inoltre, lo scorso agosto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base “delle più aggiornate evidenze scientifiche”, ha aggiornato le linee di indirizzo sulla pillola abortiva RU-486 annullando l’obbligo di ricovero e prevedendone la somministrazione in consultorio e in ambulatorio. La decisione è stata presa in base ai dati in possesso del ministero che illustrano come in Italia, in oltre il 96,9 per cento dei casi, non ci sia stata alcuna complicazione a seguito dell’assunzione della RU-486.
In base a questo, quindi, il messaggio pubblicitario risulta falso nei contenuti e rappresenta un’offesa e una grave violazione della dignità delle donne.
Chiediamo al Comune di Firenze di prendere posizione e far rimuovere i cartelli pubblicitari lesivi del diritto alla libera scelta e ci rendiamo disponibili ad impegnarci insieme per diffondere una informazione corretta e non tendenziosa sul diritto, garantito dalla legge italiana, all’interruzione volontaria di gravidanza.

Firmato: Cristina Arba (Coordinamento donne Cgil Firenze)

Aborto: manifesti choc Pro Vita, diffida Comune Firenze. Palazzo Vecchio, intervenga ministero della Salute

16 Dicembre (ANSA) – FIRENZE, 16 DIC – La pubblicità contro la pillola abortiva Ru486 “non è stata autorizzata dal Comune di Firenze, consideriamo l’iniziativa una forma di inaccettabile disinformazione, che peraltro fa vigliaccamente leva sulle paure legate ad una situazione di vulnerabilità e incertezza. Il Comune chiede al ministero della salute di intervenire con decisione, in ogni sede. Stiamo provvedendo a diffidare il gestore della pubblicità in questione dal continuare a diffonderla”. E’ quanto afferma l’assessore a diritti e pari opportunità di Palazzo Vecchio Benedetta Albanese in relazione ai camion vela, presenti in varie città tra cui Firenze, per la campagna della Onlus Pro Vita e Famiglia onlus contro l’aborto. I manifesti dei camion vela hanno come immagine una donna riversa priva di sensi dopo aver morsicato una mela, accompagnata dalla scritta ‘Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva Ru486: mette a rischio la salute e la vita della donna e uccide il figlio nel grembo’. Per il Comune di Firenze, spiega sempre Albanese, la pubblicità “sembra porsi in contrasto anche con le vigenti previsioni regolamentari comunali. Infatti, anche se la pubblicità sui camion vela non necessita di preventiva autorizzazione, l’articolo 10 del regolamento sulla pubblicità stabilisce che il messaggio pubblicitario debba garantire, tra l’altro, ‘il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona’. Un principio su cui questa campagna pubblicitaria è in evidente contrasto. E’ stato dato mandato all’avvocatura comunale di approfondire la sussistenza dei presupposti per applicare eventuali ulteriori sanzioni”. Albanese sottolinea inoltre che la pillola Ru486ato è “un farmaco ritenuto sicuro dalle autorità sanitarie preposte”. (ANSA).

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