Figline-Incisa, patto Comune-sindacati per gestire l’emergenza socio-economica

Un patto per gestire l’emergenza socio-economica tra il Comune di Figline e Incisa e Cgil-Cisl-Uil Firenze: si parte dai nuovi bisogni, c’è condivisione sulle priorità sia per il Bilancio di previsione 2021 sia per le nuove misure emergenziali rivolte a cittadini e famiglie

Puntare su misure di supporto per cittadini e famiglie particolarmente colpiti dagli effetti economici della pandemia e dedicare risorse alla digitalizzazione e alla Cultura. Sono questi i punti principali sui quali, negli ultimi mesi, si è concentrato il confronto tra i rappresentanti locali di Cgil, Cisl e Uil e l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno, sia per mettere a punto le misure economiche di fine anno (dedicate a singoli e famiglie per i quali l’emergenza sanitaria si è trasformata anche in emergenza economica) sia per costruire il bilancio previsionale 2021.

L’obiettivo comune di Amministrazione e sindacati, infatti, è quello di partire dai bisogni reali e concreti dei cittadini che stanno maggiormente pagando, dal punto di vista economico, gli effetti della pandemia, supportandoli attraverso misure ad hoc. Come sottolineato da Cgil, Cisl e Uil in sede di confronto, infatti, l’emergenza Covid19 ha avuto un profondo impatto sul tessuto sociale ed economico del territorio e ha fatto emergere nuovi bisogni, legati soprattutto alla perdita di lavoro da parte di precari e all’ampio ricorso alla cassa integrazione da parte delle attività produttive. Per questo motivo, l’Amministrazione comunale ha deciso di dedicare un fondo da 120mila euro proprio a cittadini e famiglie maggiormente in difficoltà a causa della pandemia. Saranno, infatti, erogati oltre 60.000 euro per bonus di 750 o di 1000 euro da utilizzare per le necessità primarie delle famiglie (bollette, spesa, materiale scolastico e altre necessità) e altri 60.000 euro per bonus straordinario affitti, come politica di prevenzione allo sfratto. Si tratta, quindi, di importanti risorse comunali stanziate a fine 2020, che andranno a sommarsi alle misure nazionali e regionali già annunciate (come i buoni spesa e i contributi ordinari per l’affitto).

Inoltre, la discussione tra sindacati e Amministrazione comunale si è concentrata sull’opportunità di puntare sulla digitalizzazione, investendo in infrastruttura di rete e in strumentazione, sia nell’ottica di facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e velocizzarne l’erogazione da parte dell’ente, sia con l’obiettivo di colmare quelle nuove forme di disuguaglianza generate dalla didattica a distanza.

Tutti questi punti si ritrovano anche nel bilancio previsionale 2021, una manovra da quasi 40 milioni di euro che ha visto la condivisione dei sindacati proprio perché, tra le sue voci più consistenti, contiene appunto il sostegno alle famiglie per i servizi scolastici (oltre 300mila euro di finanziamento da parte del Comune per evitare aumenti tariffari), il potenziamento dei servizi sociali e il contrasto all’impatto della crisi economica sui cittadini (quasi 2 milioni di euro totali per le politiche sociali), la digitalizzazione e l’innovazione didattica (100mila euro per l’erogazione dei servizi comunali + oltre 500mila per scuole più sicure e più connesse e per i progetti sull’educazione digitale), nuovi progetti culturali (oltre 600mila euro, rivolti a teatro, luoghi espositivi, giovani e zone meno centrali del territorio) e l’allentamento della pressione fiscale sulle attività produttive del territorio (nessun aumento delle tariffe e dei tributi locali e allo studio nuove forme di sostegno), oltre a ingenti risorse per l’edilizia scolastica (1 milione di euro) e per le aree verdi davanti alle scuole (oltre 100mila euro, che serviranno a garantire anche l’attivazione di progetti fondati sull’educazione all’aperto).

“Prima di chiedere l’approvazione del Bilancio previsionale in Consiglio comunale – spiega la Sindaca Mugnai – e prima di studiare delle misure ad hoc per i cittadini maggiormente in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria, come Amministrazione comunale abbiamo scelto di condividere, come sempre, le nostre scelte politiche anche con i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali locali, perché pensiamo che sia fondamentale confrontarsi con chi ha un canale diretto di monitoraggio e di rilevazione dei bisogni della società. Si tratta di una modalità di lavoro ormai consolidata nel tempo che, per esempio, ci ha consentito di costruire insieme a loro i bandi (che pubblicheremo a breve) rivolti a cittadini in difficoltà, diversi da quelli già in carico ai nostri servizi sociali. Mi riferisco principalmente ai cassintegrati, a chi ha perso il lavoro, ai professionisti precari, a chi gestiva piccole attività commerciali che hanno subito lunghe chiusure e in generale a chi, in questo difficile anno, ha subito importanti riduzioni dal punto di vista reddituale. Ringrazio quindi i sindacati per questo importante lavoro di supporto, che proseguirà anche grazie all’istituzione di un osservatorio sulla situazione occupazionale e sulla qualità della vita a Figline e Incisa, per aiutarci sia a valutare le politiche pubbliche già in essere che a orientarci nel portarne avanti di nuove”.

“Cgil, Cisl e UIL hanno apprezzato il procedimento che, insieme al Comune, ha portato alla firma del ‘Patto per la coesione sociale post-emergenza’ – commentano i rappresentanti sindacali locali -. Quest’accordo, frutto di un confronto sistematico, ha permesso di individuare gli argomenti per noi prioritari in questa fase di emergenza economica, con un pensiero progettuale che continuerà a vederci impegnati nel corso di tutto l’anno 2021”.

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