Maxiprocesso alla ‘Ndrangheta, appello di Spi Cgil Campi Bisenzio: “I media accendano i riflettori”

Le vicende nazionali (pandemia, crisi di governo) e internazionali (elezioni negli Stati Uniti d’America) hanno del tutto monopolizzato i mezzi di informazione, oscurando completamente un altro evento importantissimo quale il maxiprocesso alla ‘ndrangheta del Vibonese, che si sta svolgendo nell’aula bunker di Lamezia Terme, in Calabria.

La predisposizione dell’aula ha richiesto uno sforzo enorme affinché la pandemia in corso non si trasformasse in un ostacolo alla celebrazione del processo.

325 imputati
400 capi d’imputazione
600 legali della difesa
giornalisti da mezzo mondo.

Si parla di dieci anni di storia criminale, di delitti anche efferati, estorsioni, affari illeciti, traffici, ma anche legami con la pubblica amministrazione, la politica e la massoneria.

Occorre fare in fretta perché sia fatto un giusto processo e non scadano i termini massimi di custodia cautelare degli imputati. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ha richiesto udienze tutti i giorni, sei giorni su sette.

Questo processo scaturito da un blitz da oltre 300 arresti , gli è costato nuove e ancor più serie minacce di morte.

Riteniamo doveroso richiamare l’attenzione dei mezzi di informazione su quanto avviene in quell’aula e accendere i riflettori sul maxiprocesso, perché, come dice il procuratore Gratteri “La gente deve capire, senza alibi per nessuno, che si può fidare di noi, che possiamo dare risposte”.
Vi chiediamo quindi di porre, nella vostra agenda di lavoro, la dovuta attenzione a questo evento.


Segreteria SPI CGIL Campi Bisenzio

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