Premi e indennità: Knauf (Gambassi), ok sulla contrattazione di secondo livello. Fillea soddisfatta
Premi di produzione e indennità: alla Knauf (Gambassi Terme, Firenze) azienda e Rsu firmano un’ipotesi di accordo sulla contrattazione di secondo livello. La Fillea Cgil: “Un’intesa importante che investe sulla qualità del lavoro”
Knauf (stabilimento di Gambassi Terme, 24 dipendenti): ieri la Rsu e l’azienda (che produce intonaco di parete e massetti autolivellanti) hanno firmato una ipotesi di accordo sulla contrattazione di secondo livello, che sarà sottoposta ai lavoratori in assemblea.
Queste le principali novità contenute nella bozza d’intesa: il massimale del premio di produzione (basato sulla produttività, l’efficienza degli impianti, la qualità del prodotto) arriva a più duemila euro attraverso turni, maggiorazioni e straordinari; sulla flessibilità, in caso di cambio turno ci sarà un’indennità del 25% in più. L’ipotesi di accordo vale per lo stabilimento di Gambassi Terme e per quello di Castellina (Pisa): per quest’ultimo, l’intesa prevede anche un aumento (tramite maggiorazioni) di quasi mille euro all’anno a ciascuno dei circa 70 turnisti della linea.
Dice Francesco Guiducci (membro della Rsu di Knauf e della segreteria di Fillea Cgil Firenze): “Si tratta di una ipotesi di accordo che arriva dopo un anno di trattativa, ora c’è un premio di produzione adeguato. Ricordiamo anche che a gennaio tre interinali sono stati stabilizzati. Ci sono grandi aspettative sulle produzioni Knauf, l’azienda è in espansione a livello mondiale ed esistono le possibilità di tenere alta la qualità delle condizioni di lavoro”.
Commenta Marco Carletti (segretario generale Fillea Cgil Firenze): “Quella siglata ieri è una bozza di intesa molto importante, segno che, anche nei momenti di crisi generale come quello in cui stiamo vivendo, si può dimostrare capacità di fare impresa e di investire sul futuro e sul lavoro, passando per un confronto coi dipendenti su come organizzare il lavoro stesso. Ci sono imprenditori che dalla crisi vogliono solo drenare risorse a fondo perduto e imprenditori che, invece, dimostrano capacità e voglia di fare investimenti significativi”.