L’8 marzo con Bruna, rider brasiliana a Firenze

“In certi posti di notte con la bici non vado, non è sicuro per una donna. Avere figli? Non è facile con questo lavoro. Come donna ho sofferto in questo mestiere e anche negli altri prima, l’8 marzo è una giornata importante perché c’è da evolvere tanto per una vera parità tra i generi”: la storia di Bruna, che dal Brasile è venuta in Italia ed è una delle poche donne rider di Firenze. “In Italia non mi hanno riconosciuto la laurea conseguita in Brasile e consegnare cibo è diventato il mio mestiere: con la pandemia siamo diventati essenziali. E il sindacato sta migliorando le nostre condizioni”

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